Probabilmente Federfarma non ha mai digerito la liberalizzazione di qualche anno fa che ha consentito l’apertura delle parafarmacie. Solo così si spiega il silenzio dell’associazione alla richiesta di aderire all’iniziativa benefica inoltrata da Cristina Muratore, titolare della Parafarmacia olistica di via Cavour, n.49 a Belluno. Neppure l’Ordine di farmacisti e il banco farmaceutico, per la verità, hanno esultato dalla contentezza nel ricevere la richiesta della dottoressa Muratore. Insomma, per esser chiari, non hanno consentito l’adesione della Parafarmacia di Belluno all’iniziativa. E così, Cristina Muratore ha deciso di proporre autonomamente la donazione di “Buoni acquisto” a favore di indigenti o di associazioni che se ne occupano (come ad esempio i frati di Mussoi), da spendere nella parafarmacia all’occorrenza. «Ciò evita tra l’altro, l’increscioso problema della data di scadenza» ha detto la farmacista bellunese, che pare aver sollevato un problema nazionale. Il suo appello corre anche sulle pagine di Facebook, che oramai è diventato un efficace tam tam controcorrente, libero da condizionamenti. Così, sabato prossimo 12 febbraio, oltre alle 342 farmacie di tutto il Veneto, di cui 24 nel bellunese, per l’annuale giornata del “Banco Farmaceutico” nel corso della quale vengono raccolti farmaci da destinare alle famiglie bisognose, ci sarà la Parafarmacia olistica di via Cavour a Belluno. Che anzi, proseguirà l’iniziativa dei “buoni acquisto” per tutti e tre i sabati di febbraio.