Secondo gli studi effettuati dal centro ricerche sismologiche di Udine, sulla base delle sette postazioni mobili installate in Fadalto, i boati sono in diminuzione. E sarebbero dovuti alle fratture in atto nelle rocce alla profondità di qualche centinaio di metri. L’analisi dei segnali sismici, inoltre, rivelerebbe che non si tratta per forma e frequenza di un terremoto. Sulla scorta di questi dati, il presidente della Provincia Bottacin e il sindaco di Farra d’Alpago Floriano De Pra, hanno potuto tranquillizzare la popolazione nel corso della riunione che si è tenuta al bar di Sella Fadalto. Sarà comunque preparato un piano congiunto di protezione civile tra i comuni fi farra d’Alpago e di Vittorio Veneto.