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Dipendenze. I^ conferenza per restaurare il Sistema veneto Sert e Comunità terapeutiche. Sernagiotto: 81 milioni per il 2011; 30mila utenti in carico ai servizi pubblici e privati

Remo Sernagiotto

Revisione dei servizi per le dipendenze nelle Ullss, realizzazione di servizi specifici per le ‘nuove’ dipendenze (comportamentali o da sostanze) di giovani/adolescenti, revisione delle comunità terapeutiche puntando, oltre a quelle standard, a comunità per minori/adolescenti alcol e tossicodipendenti con percorsi definiti e separati dalla cronicità, e a comunità sperimentali a lunga permanenza per gestire quest’ultimo aspetto che è in aumento. Queste alcune delle principali indicazioni uscite stamani dai lavori della 1° Conferenza Regionale sulle Dipendenze “Un percorso di rivisitazione del sistema regionale” aperta dall’Assessore regionale ai servizi sociali Remo Sernagiotto e tenutasi a Palazzo Franchetti Cavalli di Venezia.
“Le famiglie oggi per seguire i figli con dipendenze cosa chiedono ai servizi, alle istituzioni?  – si è chiesto Sernagiotto – chiedono di farli accogliere in comunità di 30-60 a volte 100 persone? No. Chiedono invece un appartamento protetto dove si possa essere seguiti da una rete, da un operatore e, magari, avere un lavoro. Credo che la legge Basaglia (non più grandi strutture ma piccole comunità) potrebbe essere un modello da seguire nel campo delle dipendenze, e del necessario restauro delle strutture e dei servizi che iniziamo da oggi in cui con questa prima conferenza regionale sulle dipendenze, alla presenza di oltre 250 operatori provenienti da tutto il Veneto”.  L’ utenza è in continua crescita (oltre 15 mila utenti a fronte di 145 mila a livello nazionale) e il Veneto continua a mantenere alto il livello di risposta al bisogno anche se si sono molto differenziate le patologie di cui ci si occupa; non ci sono più solo alcolisti e tossicodipendenti ma i servizi prendono in carico tutte le dipendenze comportamentali (gioco patologico, internet, etc) e si assiste a una forte estremizzazione tra minori/adolescenti che richiedono un certo tipo di trattamento (anche di presa in carico delle famiglia) e i ‘cronici’ o ‘ricorrenti’ che sono assistiti per anni dai servizi. “A tutt’oggi  – ha detto ancora Sernagiotto – i dipartimenti per le dipendenze istituiti nel Veneto nel 1999 rimangono un modello di eccellenza. Ma il sistema va cambiato e le risorse ci sono. 81 milioni di euro con i quali si potrà fare una ‘rivoluzione dolce’ (4 milioni di fondo regionale lotta alla droga, 25 milioni per le comunità, 51 milioni per i ser.t) per avere un’offerta omogenea su tutto il territorio, evitando doppioni e sprechi. Il modello nuovo andrà realizzato nel corso della legislatura sarà fatto con questi soldi, non con risorse in più. Nel corso dei lavori è stato detto che il fenomeno dell’uso di sostanze stupefacenti sta assumendo proporzioni sempre più ampie e preoccupanti, con una forte diffusione negli ultimi anni di nuove sostanze con rituali di consumo socialmente più accettati e assai di frequente associati ad alcol e psicofarmaci. Resta grande inoltre la percentuale di persone dipendenti da eroina il cui uso appare tutt’altro che ridotto o in via di contenimento.
L’utenza dipendente da sostanze stupefacenti e da alcol in carico al sistema regionale delle dipendenze nel 2009 era così composta: 29.545 persone in totale di cui 13.212 nei ser.t, 1.833 nelle comunità terapeutiche (per un totale di 15.045), 14.500 nelle unità di alcologia. Del totale di 29.545 24.074 sono maschi e 5.471 femmine.  Tossicodipendenze. Ser.t e comunità: dei 15.045 utenti con dipendenze i nuovi arrivati ai servizi 2009 sono stati 3.471 e le persone già in carico alle strutture 11.574.
In diciott’anni, dal 1991 (8.484 tossicodipendenti assistiti dalla rete dei servizi pubblici della Regione Veneto) al 2009 il numero è quasi raddoppiato (15.045) con  un ritorno di persone già conosciute ai servizi, e con un aumento dell’età media delle nuove persone assistite (da 25,4 a 28,5 anni) cioè con uno scarto  tra “primo uso” e “primo accesso” ai servizi, da cui l’aumento dei rischi e dei danni di tossicodipendenze non trattate.
Le persone già assistite in precedenza continuano ad essere assistite negli anni “invecchiando” all’interno dei centri di cura (conseguenza della minore mortalità e del prolungamento dei trattamenti).
Alcodipendenze. Sert e unità di alcologia nel 2009 hanno avuto in carico 14.500 persone di cui 10.705 già conosciute e 3.795 nuove utenti con + 6% rispetto al 2008 di cui l’82,5% maschi e 17,5% femmine. Il sistema regionale per la lotta alle dipendenze attualmente si articola in 21 Dipartimenti per le Dipendenze; 38 Ser.D (Servizi dipendenze); 31 Comunità Terapeutiche del privato sociale accreditato (3 nel bellunese, 10 nel vicentino, 5 nel trevigiano e nel veneziano, 3 nel padovano, 4 nel veronese e 1 nel Polesine), 5 Comunità Terapeutiche pubbliche (1 a Feltre, 1 a Castelfranco veneto, 1 a Venezia e 2 nel veronese); la rete alcologica è costituita dai Servizi di Alcologia presenti nei servizi, le Associazioni Club alcolisti in trattamento sono circa 420 e i Gruppi alcolisti anonimi sono 107.

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