Il 7° alpini in Afghanistan ha inaugurato sabato 22 gennaio il primo progetto Cimic, un nuovo pozzo, in supporto della popolazione locale di Baktiar.L’opera è stata possibile anche grazie al supporto economico dell’Ana di Belluno, C

adore, Feltre, Valdobbiadene e Vicenza. Il comandante della Task Force, Col. Paolo Sfarra, l’ha assegnato al capo villaggio della cittadina di 300 anime, situata nel distretto di Bakwa in provincia di Farah, con una semplicissima cerimonia allo scopo di non esporre la popolazione ad eventuali rappresaglie da parte di nuclei di insurgents ancora operanti nell’area. Tale piccolo passo rappresenta un grande successo per il personale della Task Force che, a fronte di numerosi progetti sviluppati nel distretto del Gulistan, aveva sino ad ora trovato maggiori problemi nelle relazioni con la popolazione del distretto di Bakwa. Il minuzioso lavoro svolto sul territorio negli ultimi mesi ha dato i suoi frutti e, con effetto domino, altri villaggi si sono aperti con fiducia alle forze della coalizione e forze di sicurezza afghane. Di conseguenza sono pervenute numerose richieste di supporto e, in collaborazione con le autorità locali, sono stati iniziati numerosi progetti Cimic. Il progetto è stato realizzato grazie a fondi messi generosamente a disposizione dalla Sezione di Feltre dell’Associazione Nazionale Alpini, che ha voluto con questo gesto dare un aiuto concreto al popolo afghano ed essere simbolicamente a fianco dei colleghi in armi del 7° reggimento alpini. Ammontano ad oltre 9mila euro i fondi donati dalle Sezioni Ana di Belluno, Cadore, Feltre, Valdobbiadene e Vicenza. Nel complesso le attività Cimic svolte dalla Task Force South East a partire dal 1 settembre 2010 hanno impegnato circa 200 mila euro in diversi progetti, dando così un aiuto concreto ed ottenendo il plauso e la gratitudine della popolazione dei distretti di Bakwa e Gulistan. L’impegno della Task Force, con il prezioso contributo delle autorità locali e le forze di sicurezza afgane, proseguirà al fine di sostenere la popolazione e di creare le condizioni per un futuro migliore per tutto il popolo afghano. Federica Fant
Il 7° alpini in Afghanistan ha inaugurato sabato 22 gennaio il primo progetto Cimic, un nuovo pozzo, in supporto della popolazione locale di Baktiar.L’opera è stata possibile anche grazie al supporto economico dell’Ana di Belluno, cadore, Feltre, Valdobbiadene e Vicenza. Il comandante della Task Force, Col. Paolo Sfarra, l’ha assegnato al capo villaggio della cittadina di 300 anime, situata nel distretto di Bakwa in provincia di Farah, con una semplicissima cerimonia allo scopo di non esporre la popolazione ad eventuali rappresaglie da parte di nuclei di insurgents ancora operanti nell’area. Tale piccolo passo rappresenta un grande successo per il personale della Task Force che, a fronte di numerosi progetti sviluppati nel distretto del Gulistan, aveva sino ad ora trovato maggiori problemi nelle relazioni con la popolazione del distretto di Bakwa. Il minuzioso lavoro svolto sul territorio negli ultimi mesi ha dato i suoi frutti e, con effetto domino, altri villaggi si sono aperti con fiducia alle forze della coalizione e forze di sicurezza afghane. Di conseguenza sono pervenute numerose richieste di supporto e, in collaborazione con le autorità locali, sono stati iniziati numerosi progetti Cimic. Il progetto è stato realizzato grazie a fondi messi generosamente a disposizione dalla Sezione di Feltre dell’Associazione Nazionale Alpini, che ha voluto con questo gesto dare un aiuto concreto al popolo afghano ed essere simbolicamente a fianco dei colleghi in armi del 7° reggimento alpini. Ammontano ad oltre 9mila euro i fondi donati dalle Sezioni Ana di Belluno, Cadore, Feltre, Valdobbiadene e Vicenza. Nel complesso le attività Cimic svolte dalla Task Force South East a partire dal 1 settembre 2010 hanno impegnato circa 200 mila euro in diversi progetti, dando così un aiuto concreto ed ottenendo il plauso e la gratitudine della popolazione dei distretti di Bakwa e Gulistan. L’impegno della Task Force, con il prezioso contributo delle autorità locali e le forze di sicurezza afgane, proseguirà al fine di sostenere la popolazione e di creare le condizioni per un futuro migliore per tutto il popolo afghano. Federica Fant