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giovedì, Settembre 21, 2023
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La proposta di una ricettività diffusa di “Laboratorio Desafio” all’amministrazione comunale di Belluno. Orlando Dal Farra: “Mettiamo in rete ciò che è già disponibile”

Nel Comune di Belluno c’è una carenza ricettiva nelle strutture alberghiere, soprattutto in alcuni periodi dell’anno. Vi sono però ingenti disponibilità abitative e disponibilità di vani. E allora perché non mettere in rete tutto quello che è già disponibile, con un’unica cabina di regia che gestisce i posti letto? La proposta viene dal “Laboratorio Desafio – uomini, idee, comunità” già protagonista lo scorso anno di un’idea di recupero delle storiche scuole elementari dismesse. E che oggi ha elaborato questo progetto di ricettività diffusa, in previsione di due imminenti eventi: il Giro d’Italia dal 22 al 25 maggio, con cronoscalata Belluno-Nevegal martedì 24; e il Raduno Triveneto degli Alpini il 18 e 19 luglio, che porterà circa 20mila penne nere in città.  «La ricettività diffusa, o albergo orizzontale – spiega l’architetto Orlando Dal Farra – è un sistema a rete situato in un abitato  o in un quartiere con camere e servizi dislocati in edifici diversi, ma vicini tra loro. E’ organizzato con una “cabina di regia” che gestisce l’intero apparato; un cuore della struttura con reception, servizi comuni, area di ristoro; e una serie di camere o cellule abitative disposte in edifici limitrofi». Questa prima fase di albergo orizzontale-diffuso, dunque, secondo i promotori, consisterebbe nel coordinare gli immobili già pronti all’utilizzo attraverso la collaborazione di Comune e associazioni di categoria. Per mettere subito in rete l’intera offerta ricettiva e abitativa esistente, con convenzioni graduali e flessibili a garanzia di clienti e proprietari degli immobili. «Abbiamo individuato quattro aree omogenee per caratteristiche ambientali e socioeconomiche – prosegue Dal Farra – nelle quali è possibile organizzare una ricettività orizzontale e diffusa. E sono: il Nevegal, con alberghi e un patrimonio di case e appartamenti per il turismo poco utilizzati. Il Castionese, con strutture ricettive tradizionali e un patrimonio di case e vani storici o recenti. La città ed il suo centro storico con alberghi, palazzi e appartamenti. Il quartiere della Valle dell’Ardo, con il suo patrimonio ambientale, per una ospitalità naturale». Al progetto, per “laboratorio Desafio”, hanno collaborato Piero Balzan, Paolo Battocchio, Eleonora Candaten, Emiliano Casagrande, Orlando Dal Farra, Giovanni pante, Roberto Pasquin, Andrea Porceddu, Albano Reolon e Luca Salti.
Breve flash della conferenza stampa tenutasi sabato 15 gennaio al link: http://www.youtube.com/watch?v=s3Kg4OEcS-w

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