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La Cassa solidarietà aziendale lavoratori Luxottica compie 15 anni. Un trend di crescita positivo fondato su un modello di welfare contrattato

Si è svolta oggi (14 gennaio) nel Centro culturale Piero Rossi di P.zza Piloni la conferenza stampa preannunciata da Csa Luxottica nei giorni scorsi. L’associazione, istituita con lo scopo di creare un fondo comune di solidarietà per i dipendenti Luxottica, nel corso della conferenza ha spiegato approfonditamente le finalità dell’associazione, le aree di intervento e i nuovi servizi del 2011. L’incontro con la stampa locale è stata anche l’occasione per fare un bilancio sui primi 15 anni di attività. Istituita nel 1996 grazie ad un accordo tra Filta CISL, Filtea CGIL della provincia di Belluno e Luxottica SpA, la Cassa si può definire un esempio di welfare contrattato a livello aziendale, in cui l’assistenza prestata risponde alle effettive richieste dei lavoratori. Sono questi ultimi infatti a gestire il fondo comune, creato grazie alle quote associative versate volontariamente dagli aderenti, attraverso un Consiglio di Amministrazione formato da dipendenti Luxottica che operano a titolo gratuito. “È in pratica un fondo creato dai lavoratori per i lavoratori – spiega Fabrizio Campedel (sulla sinistra nella foto), Presidente del Consiglio d’Amministrazione CSA -, questa vicinanza agli associati è ciò che costituisce il principale punto di forza dell’Associazione, percepita non come un organo esterno, ma come un’espressione di solidarietà tra componenti di uno stesso gruppo. I componenti del CdA e i collaboratori sono fisicamente presenti negli stabilimenti Luxottica, facilitando in questo modo le relazioni personali che sono alla base della condivisione, uno dei valori portanti su cui si fonda la Cassa. È il continuo scambio tra consiglieri e associati che permette infatti di cogliere rapidamente i nuovi bisogni ed agire conseguentemente.”
Se ad oggi la CSA conta 1800 associati ed oltre 2000 familiari a carico, ciò si deve anche alla semplicità delle procedure e alla tempestività nella gestione delle pratiche, soprattutto per quanto riguarda le spese sanitarie più di routine (la CSA dispone anche di un fondo straordinario per far fronte ad eventi particolarmente gravi), quali visite specialistiche, diagnostiche, lenti da vista, cure dentarie, ausilii ortopedici, maternità, apparecchi ortodontici e protesi dentarie, costi che incidono significativamente sul bilancio famigliare e che in futuro, data l’involuzione che sta subendo il welfare, rischiano di aggravarsi drammaticamente. “La crescita esponenziale che abbiamo registrato in questo periodo (300 nuovi iscritti solo negli ultimi 18 mesi) – spiega sempre Campedel – è significativa del particolare momento storico che sta attraversando il paese. Nonostante Belluno sia ai primi posti nella classifica del “buon vivere”, abbiamo notato negli ultimi mesi un incremento sensibile delle richieste di assistenza, dovuto in buona parte al tasso crescente di disoccupazione della Provincia. Se in un nucleo famigliare viene a mancare uno stipendio, diventa difficile riuscire a far fronte a tutte quelle spese necessarie nella quotidianità”. Risulta pertanto strategica l’azione svolta dalla CSA per alleggerire il carico esercitato sui lavoratori dalle più frequenti voci della spesa sanitaria, oppure, come nel caso delle prestazioni terapeutiche mediche e fisioterapiche, per far fronte ad un’esigenza peculiare degli associati che soffrono frequentemente di patologie correlate alla ripetitività dei movimenti ed alla criticità della postura tipica del lavoro in una fabbrica di occhiali.
L’apprezzamento dei lavoratori Luxottica è facilmente misurabile attraverso la crescita di iscritti tra gli stabilimenti in cui ad oggi è presente la CSA (Agordo, Sedico produzione, Sedico logistica, Cencenighe Agordino e Lauriano Po), con la prospettiva di espandere l’opportunità di adesione anche agli oltre 500 dipendenti dello stabilimento di Pederobba. Essendo un microsistema che si autoalimenta, Il trend consolidato di crescita degli iscritti garantirà un significativo incremento del fondo a disposizione, permettendo di conseguenza un ampliamento delle aree di intervento. “È di vitale importanza per noi avere una buona visibilità – prosegue Campedel -, per questo investiamo in strumenti di comunicazione quali depliant informativi e conferenze stampa. Più aumentano gli iscritti, più possiamo ampliare la nostra azione.” Ciò ha consentito al CdA di approvare due nuovi regolamenti relativi a filoni finora non coperti dalla Cassa. In primo luogo, da quest’anno sarà possibile intervenire erogando dei contributi per le spese universitarie sostenute dai soci o dai loro familiari a carico. “Abbiamo valutato il contributo fondamentale in considerazione delle difficoltà legate alla posizione periferica della provincia rispetto alle sedi universitarie”, interviene Paolo Chissalè, Consigliere CSA (a destra nella foto).  “Il secondo intervento pianificato riguarda invece l’indennità nei casi di lunghe malattie – prosegue Chissalè –  dando sostegno economico all’associato (fino al 100% in base all’indice ISEEI che determina la ricchezza familiare), quando il prolungarsi della malattia sfora i 180 giorni previsti dal contributo INPS.”
Anche questi due nuovi interventi decisi dal Consiglio testimoniano come il fine ultimo della CSA sia un innalzamento della qualità di vita dei lavoratori Luxottica, possibile solo grazie al forte valore attribuito al concetto di solidarietà.
“Il prossimo traguardo? – conclude Chissalè – modificare lo statuto, permettendo agli associati di preservare i benefici della Cassa anche una volta andati in pensione”.

La cassa solidarietà aziendale lavoratori Luxottica
La CSA – Cassa Solidarietà Lavoratori Luxottica è un’opportunità di reciproca solidarietà e di sostegno economico rivolta a tutti i lavoratori della società Luxottica.
Istituita nel 1996 per volere delle organizzazioni sindacali è un’iniziativa nata “dal basso”, dai lavoratori, che tuttora la gestiscono attraverso il lavoro volontario, quindi gratuito, di un Consiglio di Amministrazione. Il principio sul quale si basa è quello della SOLIDARIETA’, si autoalimenta infatti grazie alla raccolta delle quote associative, un piccolo importo prelevato mensilmente dallo stipendio dei soci aderenti e destinato ad un fondo comune, cui contribuisce anche Luxottica in modo sostanziale, garantendo la copertura a proprio carico di parte della quota. Il fondo creato negli anni, al netto delle spese vive di gestione, è a completa disposizione degli associati e dei familiari a carico che ne beneficiano in varie forme, non solo nel caso di gravi problematiche in seguito ad eventi eccezionali, ma anche per affrontare le quotidiane spese mediche (visite specialistiche, diagnostiche, lenti da vista, cure dentarie, fisioterapia, ausili ortopedici).
Ogni anno, grazie all’acquisizione di nuovi soci che aumentano il valore del fondo comune, CSA riesce ad inserire delle nuove aree di intervento, come è successo recentemente per l’assegno di maternità (300€ una tantum per ogni figlio nato/adottato), o ancora per il contributo alle spese per apparecchi ortodontici/protesi (fino all’ 81% in base all’indice ISEEI che determina la ricchezza familiare).
Per interventi straordinari, sottoposti alla valutazione del Consiglio di Amministrazione, la Cassa Solidarietà può attingere da un apposito fondo, denominato “Dotazione CSA”, che negli anni ha apportato aiuti importanti, talora determinanti, ai soci in grave difficoltà economica in seguito ad eventi drammatici.
Ad oggi i contributi erogati sfiorano un milione di euro. Per poter garantire la continuità di questa assistenza, è di fondamentale importanza che si diffonda sempre più la conoscenza della Cassa tra i lavoratori Luxottica, di modo che le nuove adesioni alimentino nuove iniziative.

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