
“L’Italia è uno strano paese, dove i cuori palpitano per il tricolore e si scandalizzano dell’applicazione di una legge della Repubblica; dove la Costituzione pare si legga di rado o a spizzichi e dove, di fronte ad un problema, si cercano le colpe e non le soluzioni”. La prende alla larga, l’assessore all’agricoltura del Veneto Franco Manzato, ma l’obiettivo è preciso: “in questi giorni abbiamo assistito a stracciamenti di vesti circa l’obbligo di una legge dello Stato che, di fatto, destina 100 mila euro alla realizzazione di un monumento che abbellisca un edificio pubblico, con rimpalli di accuse. Su queste non voglio entrare, anche se a me risultava che il ministro Zaia si fosse rifiutato di firmate l’autorizzazione a questo uso dei soldi pubblici. Ma se la vicenda desta davvero scandalo, e di questi tempi a me lo desta di sicuro per tantissimi motivi, c’è una cosa molto banale e semplice da fare: si cambi la norma”.
“Propongo ai parlamentari di inserire concordemente un emendamento in questo senso nel Decreto “Milleproroghe”, che destini la somma in questione agli alluvionati del Veneto. Loro lo posso fare subito, immediatamente. Se non fosse possibile, si approvi una leggina specifica. Se non dovesse accadere, per cortesia si abbia almeno il pudore di tacere. Per quando mi riguarda – ha concluso Manzato – cercherò in questo caso di portare avanti una proposta regionale di legge nazionale, pur sapendo molto bene quale destino il Parlamento riservi a tali iniziative. Ma se andasse in porto mi sarebbe più facile scrivere che l’Italia è un Paese, con la ‘P’ maiuscola”.