Per Silvio Berlusconi, nei suoi interventi natalizi ed epifanici, la vera emergenza democratica del paese è la magistratura e le sue ingerenze.
Essa ha il compito di sorvegliare la legalità degli altri poteri dello stato, e per questo diventa una emergenza per il suo potere (anche con i servizi informatici bloccati perché sono stati tagliati dal governo i fondi alle aziende che forniscono il servizio).
Cara Befana, mostra al nostro sovrano, che non è la magistratura o i comunisti (molto rari di questi tempi), l’emergenza democratica del nostro paese, ma lui stesso, con il suo conflitto di interessi, con il suo strapotere nell’informazione, con la occupazione dei poteri da parte dei suoi uomini, con l’estromissione della volontà popolare nella scelta dei candidati, con la compravendita dei voti e delle persone, con i suoi amici che considerano Mangano un eroe.
Cara Befana, mostra anche agli alti prelati del Vaticano una misura più equilibrata nei giudizi politici: se Prodi avesse fatto molto di meno di quanto ha fatto Berlusconi, con donne, minorenni, deputati e nell’uso della diffamazione, sarebbe stato almeno scomunicato e additato come eretico.
Francesco Masut