
Qualcuno glielo dovrà pur spiegare all’assessore provinciale Stefano De Gan che la sua sparata di fine 2010 rivolta alle aziende, di versare le tasse direttamente alla Provincia di Belluno è fuorilegge. Per il semplice fatto che non c’è la norma di legge che al momento lo preveda. Ed è troppo comodo affermare «Le aziende di Belluno versino le tasse direttamente alla Provincia» come ha fatto De Gan mercoledì 29 dicembre 2010
(link: https://www.bellunopress.it/2010/12/29/%c2%abaziende-versate-le-vostre-tasse-sul-conto-corrente-della-provincia%c2%bbin-attesa-di-un-federalismo-che-non-ce-l%e2%80%99assessore-leghista-de-gan-ricorre-agli-slogan-fuorilegge/)
Eppoi aggiustare il tiro dicendo che la sua è una proposta, dunque nulla di illegale. Un banale giochetto di parole, insomma: prima l’assessore invita con uno slogan le aziende a pagare le tasse alla provincia, non si sa quali tasse, dove, quando, cosa versare e cosa non versare.Eppoi, con un balzo all’indietro, l’assessore corregge l’affermazione e precisa che si tratta di una proposta. Come se i lettori fossero tutti fessi e non avessero capito le sue parole. Ma allora, se di proposta si tratta, anziché chiacchierare, l’assessore ci spieghi dove e quando ha presentatato questa proposta innovativa. Ci dica chi sono i firmatari, quali soni i principi della norma, ci invii gli articoli di questa proposta che nessuno conosce. Dica nel dettaglio cosa e quanto si pagherà alla provincia di Belluno, che ne sarà dell’Iva, ad esempio. Si pagherà di più o di meno?