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lunedì, Settembre 25, 2023
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Ucciso da un cecchino in Afghanistan un alpino del VII reggimento di Belluno

Matteo Miotto, 24 anni, un giovane alpino del VII reggimento di Belluno, è stato ucciso da un cecchino venerdì scorso in Afghanistan, nella regione del Gulistan a ovest del Paese. Si tratta di una delle zone più rischiose del settore affidato al controllo dei militari italiani, soprattutto alpini. Miotto, originario di Thiene, in provincia di Vicenza, era entrato negli alpini subito dopo la scuola, sull’esempio del nonno. Caporal maggiore nel settimo reggimento Alpini di Belluno dal 12 gennaio del 2009, era già in servizio nel 2008. Intorno alle 15 di venerdì, è stato colpito mentre si trovava all’interno della base di Buji, dove prestava servizio. Proprio nella valle del Gulistan, nell’ottobre scorso avvenne l’imboscata in cui morirono altri quattro soldati italiani: il primo caporalmaggiore Sebastiano Ville, 27 anni, il primo caporalmaggiore Gianmarco Manca, 32 anni, il caporalmaggiore Marco Pedone, 23 anni e il primo caporalmaggiore Francesco Vannozzi, 26 anni. L’area affidata al controllo degli alpini, denominata Box Tripoli, era un tempo sotto comando statunitense. In questi pochi mesi i militari italiani hanno portato avanti una serie di iniziative (tra cui quattro progetti di cooperazione civile-militare) con “notevole successo”, come ha sottolineato solo qualche settimana fa il generale David Petraeus, comandante della missione Isaf in Afghanistan.Domenica 2 gennaio, in tarda mattinata, rientrerà in Italia all’aeroporto di Ciampino. Lunedì funerali a Roma, martedì nel duomo di Thiene. Il giovane vicentino era atteso a Zanè, dove abita la famiglia, il 20 o il 21 gennaio.
dal sito web d’informazione Italia Pupia

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