Per le aziende è sempre più difficile incassare! I committenti, pubblica amministrazione e privati indistintamente, stanno protraendo i tempi di pagamento. Se per la pubblica amministrazione si tratta di una situazione nota e, purtroppo, da tempo consolidata, con costi per le aziende creditrici davvero pesanti, ormai anche i privati non scendono sotto i due mesi e mezzo per saldare il loro fornitore. E’ il 36% delle imprese artigiane e delle piccole imprese venete a denunciare l’estensione del periodo di attesa del saldo delle proprie prestazioni. La tendenza è fotografata dall’Ufficio studi della Confartigianato del Veneto che ha condotto, assieme ad AES, un’indagine tra le imprese artigiane e medio- piccole che hanno per committenti altre aziende o il settore pubblico.
“La situazione si sta facendo pesante – commenta il presidente dell’Unione Artigiani e Piccola Industria di Belluno, Luigi Curto – perché i ritardi della pubblica amministrazione costano molto, anzi troppo, alle aziende in termini di maggiori oneri finanziari in un momento già difficile”. I tempi medi di pagamento della PA in Italia, infatti, sono esattamente il doppio della media UE e nell’ultimo anno si sono mediamente allungati di 10,4 giorni. “E’ ancora più amaro sapere – aggiunge il presidente Curto – che, tra il 2009 e il 2010, mentre nel resto d’Europa i tempi d’attesa si sono accorciati, in Italia il malcostume dello Stato cattivo pagatore è peggiorato, nonostante una Direttiva UE imponga comportamenti più virtuosi”. Ora, si aggiungono anche i ritardi dei privati, che in un solo anno mediamente hanno prolungato i pagamenti di oltre 4 giorni. L’allungarsi dei termini dei pagamenti non è uniforme. Secondo l’indagine di Confartigianato del Veneto per le imprese private, l’incremento maggiore si registra nel settore dei servizi alle imprese: 7,9 giorni. Meno della media, invece, crescono i tempi dei pagamenti nell’edilizia: più 2,8 giorni. Ma proprio le aziende edili subiscono i tempi più lunghi: 94,4 giorni, se il committente è privato; 163,7 se il committente è pubblico. In media, un’azienda deve attendere 72 giorni, prima di essere pagata dal proprio committente, nel settore privato. “La tendenza fotografata dall’indagine – conclude il presidente dell’UAPI di Belluno, Curto – mette in evidenza la scarsa liquidità circolante. Situazione che è confermata anche dall’operatività della nostra struttura di garanzia al credito, che nel corso del 2010 ha registrato un costante progressivo incremento delle richieste per operazioni sul breve termine, necessarie per finanziare la liquidità delle aziende”.