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giovedì, Settembre 21, 2023
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Sistemi di riscaldamento a Feltre, ecco i dati del censimento

Nel corso del 2010 è stato effettuato, tramite intervista  presso ogni nucleo familiare in occasione della consegna delle chiavette per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, un censimento dei sistemi di riscaldamento utilizzati dalle utenze domestiche di Feltre. L’iniziativa, voluta dall’Assessorato all’Ambiente, ha coinvolto un totale di 9675 nuclei familiari: hanno risposto al questionario 9149 utenze. Dai dati raccolti, tutti autocertificati, emerge che le caldaie a metano sono 4436 ( 48,49%), quelle a gasolio 475 ( 5,19%), quelle a legna 557 ( 6,09%),  quelle a pellet 37 ( 0,4%), quelle ad energia solare 2 (  0.02%) e le stube 36 ( 0,39%). Ci sono, poi, casistiche comprendenti più fonti di riscaldamento. Quelle maggiormente indicative sono metano-legna 1776 ( 19,41%), metano-stube 295 ( 3,22%), gasolio- legna 571 ( 6,24%).
La qualità dell’aria, nella nostra cittadina,  soffre indubbiamente della presenza di qualche inquinante, ma, sia per le condizioni climatiche degli ultimi anni, sia per una presa di coscienza da parte dei cittadini (nuove auto, nuovi sistemi di riscaldamento), sia per  la sensibilità dell’Amministrazione che tiene costantemente sotto controllo il problema ed è  pronta ad adottare provvedimenti compatibili, i livelli degli inquinanti tendono a diminuire. La valle tra Belluno e Feltre, assume la forma di un catino allungato  a sud attraverso la stretta del Piave. Le sue caratteristiche morfologiche  per i rilevanti dislivelli e l’angustia del tracciato risulta particolarmente influente sulla meteorologia. La frequente presenza di fenomeni di inversione termica invernali anche accentuati e prolungati costituisce un tratto specifico del territorio provinciale che lo rende particolarmente vulnerabile nel fondo delle valli. (dati approfonditi si trovano in “L’aria nelle nostre valli – Monitoraggi e approfondimenti” pubblicazione della Provincia di Belluno e ARPAV).
 Il territorio comunale, in particolare,  trovandosi a circa 300 metri s.l.m.,  è denotato da una valle chiusa, con scarsa ventilazione e ricambio dell’aria, soggetta seppur raramente  ad un travaso di correnti provenienti dalla Pianura Padana. Inoltre, la carenza di precipitazioni favoriscono il concentramento delle polveri.
Gli inquinanti atmosferici, infatti,  che a Feltre sono costantemente tenuti sotto controllo dall’ARPAV tramite le rilevazioni con la centralina fissa di via Colombo e, nel 2010 anche con una stazione mobile, sono 13, ma i valori di 3 in particolare possono essere causa di inquinamento nel comune di Feltre: PM10, benzo(a)pirene e ozono. I superamenti giornalieri dei valori delle PM10, che si registrano proprio da novembre a marzo e  non dovrebbero superare in un anno  le 35 unità di 50 μg/m³ e il valore limite media annuale di 40  μg/m³, sono in sensibile diminuzione nell’arco degli ultimi 7 anni.  Si ricorda che è ancora attivo il bando approvato con Deliberazione della Giunta Provinciale n. 237 dell’1.09.2010 per ottenere gli incentivi al fine di sostituire le vecchie stufe a legna o carbone, dette a fiamma continua, con nuovi sistemi di riscaldamento, certificati, a basse emissioni ad alta efficienza, tecnologicamente avanzati e molto più rispettosi dell’ambiente.  Incentivi anche per la caldaia a gasolio o a legna, che lascia il posto a quella con impianto a gas metano o g.p.l. o biomassa certificata ad alta efficienza, e per i bruciatori a gasolio da sostituirsi con bruciatori a gas ad alta efficienza.

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