“Siamo giunti al termine di un anno che, iniziato con grandi preoccupazioni, mostra ancora evidenti le difficoltà legate ad un’economia che non ha trovato ancora sbocchi autorevoli che consentano una visione di futuro tale da tranquillizzare sia gli operatori economici sia le famiglie in generale”. Lo sottolinea Primo Torresin, portavoce del movimento Fabrica 2010. “Abbiamo dovuto fare i conti con una situazione nazionale aggravata da tensioni politiche crescenti e fuorvianti, mentre la gente comune ritiene necessaria una maggior coesione delle diverse forze per risolvere i problemi secondo l’interesse generale. A livello locale – prosegue Torresin – la parziale mancata compensazione dell’ICI sta mettendo in difficoltà i bilanci comunali. A fronte di non trascurabili raccolte di firme circa l’autonomia della nostra Provincia, nessuno ancora decide come e a che livello intervenire per consentire di affrontare e possibilmente superare questo malessere. A fronte di un necessario e autentico federalismo non si riscontra un altrettanto necessario e autentico desiderio di integrazione di servizi. A fronte di necessarie risorse da tradurre in servizi alle imprese, ai cittadini e alle famiglie si riscontra un progressivo mancato riconoscimento anche di quelle promesse e che sembravano avere copertura certa ad inizio anno. I giovani, che sono il nostro domani e la nostra speranza sono impegnati ad affrontare le sfide del futuro in un turbinio di insicurezza e di difficoltà. Nel nuovo anno che si apre FABRICA2010 intende continuare nel solco del pensiero che ne ha determinato la sua nascita : impegno a un confronto ideale e trasparente con le forze politiche per rilanciare la nostra idea di Politica a servizio della Comunità Locale e in grado di rispondere positivamente ai processi di cambiamento produttivo e sociale. Non viviamo tempi tranquilli – conclude Primo Torresin – ma proprio per questo dobbiamo rilanciare con forza la cultura della partecipazione e della democrazia che consenta di affrontare le difficili sfide che il futuro ci riserva”.