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martedì, Novembre 5, 2024
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L’alpinista Manrico Dell’Agnola presenta il suo calendario a Palazzo Ferro-Fini

Consegnato al presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato e al vicepresidente Matteo Toscani. Contiene immagini delle Dolomiti: dalla Croda da Lago al Lagazuoi, dal Civetta alla Marmolada.

 

“Un efficace strumento di promozione delle Dolomiti e del Veneto”. Così il vicepresidente del consiglio regionale, Matteo Toscani, a margine della presentazione, avvenuta stamattina a Palazzo Ferro-Fini, del calendario firmato dallo scalatore e fotografo bellunese Manrico Dell’Agnola. Tredici bellissime immagini dei Monti Pallidi: le vette del Pelmetto e del Pelmo imbiancate dalla neve e immerse in una leggera foschia, le cime della Croda da Lago, del Lagazuoi, del Civetta, del Sass Pordoi, del Talvena, della Tofana di Rozes, della Marmolada. “Sono foto suggestive – afferma Toscani – che mostrano le Dolomiti in tutta la loro straordinaria bellezza”. “Questo calendario – spiega Manrico Dell’Agnola – nasce dalla mia passione per la fotografia e per la montagna e dal mio amore per le Dolomiti”.  Ne sono state stampate mille e ottocento copie e si possono trovare in alcuni negozi della provincia di Belluno. Il calendario è stato consegnato dall’autore al presidente del consiglio Clodovaldo Ruffato e al vicepresidente Matteo Toscani.Per gli amanti della montagna quello di Manrico Dell’Agnola è un nome conosciutissimo. Nato ad Agordo nel 1959, già a dodici anni sale la sua prima cima: l’Agner. Ostacolato dai genitori, inizia ad arrampicare a vent’anni. Dopo numerose ripetizioni (ha salito quasi un migliaio di vie, tra cui molte prime e circa 30 vie nuove) si è specializzato nell’arrampicata veloce sia in cordata che in solitaria salendo più vie in poche ore. Le solitarie iniziano dopo solo un anno di attività con la prima ripetizione assoluta, oltre che in solitaria, della via della Libertà sugli strapiombi sud della Torre Venezia in Civetta Dolomiti. Nel 1997 all’isola di Baffin sale quattro vette vergini con la moglie Antonella ed alcuni amici. Sempre a Baffin nel 1998 sale due vie nuove, una di 800 e una di 1100 metri, con difficoltà sino all’ottavo inferiore su cime vergini. Durante la salita è stato girato un film. Nella primavera del 2000 attraversa in autonomia da est ad ovest la Groenlandia, 650 km in 32 giorni di marcia con temperature oltre i meno 35 gradi, con la moglie ed altri due alpinisti, mentre alla fine del 2002 ha compiuto un’importante traversata parziale da nord a sud dello Hielo Patagonico Sur in 39 giorni. Nella primavera del 2004 nella Gran Sabana venezuelana insieme alla moglie, Mario Manica e Giorgio Meneghetti ha aperto una via nuova sul Tepui Acopàn.  
Manrico Dell’Agnola oggi vive a Mel, un paesino ai piedi delle Dolomiti Bellunesi, di professione fotografo e creativo nel campo pubblicitario, collabora con ditte del settore e non, scrive su riviste e contribuisce con foto e testi alla stesura di libri e guide di montagna. E’ anche Accademico del CAAI e socio del GISM (gruppo italiano scrittori di montagna). Nell’ottobre del 2002 ha presentato “Uomini fuori posto” (edizioni Rocciaviva), prima opera autobiografica che ha riscosso un notevole consenso. E’ inoltre autore di sette calendari di grande formato. Ora sta lavorando al suo secondo libro dal titolo “I deserti della mente”, volume introspettivo dove si raccontano una serie di lunghe e stressanti esperienze, sia verticali che orizzontali. Per tre anni ha diretto la prestigiosa rivista del Club Alpino Accademico.

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