Nei giorni scorsi l’Amministrazione comunale e la Regione Veneto sono riusciti, con una duplice mossa, ad umiliare la città ed a certificare, dopo quarant’anni, la fine del ruolo di Feltre come “Città Universitaria”. – E’ quanto afferma in una nota il Circolo di Feltre – Seren del Grappa del Partito democtatico – L’ultimo tentativo del Sindaco Gianvittore Vaccari di ricomporre la frattura con lo IULM, così infatti lui stesso interpretava l’incontro di Giovedì scorso con il rettore Puglisi, si è invece risolto nell’ennesima presa in giro della città con il pagamento di tutte le somme dovute all’ateneo e il trasferimento dell’intera biblioteca a Milano, ad eccezione dei soli libri del Centro Buzzatti e di alcune sezioni (montagna, storia e scienze sociali) gentilmente “prestate” al Comune. Dal resoconto dell’incontro tenutosi a Roma – ormai il nostro Sindaco si occupa del suo Comune solo dalla “capitale” osserva il Circolo Feltrino del Pd- e da quanto accaduto il giorno successivo a Feltre abbiamo ormai la certezza della volontà della Lega e del P.D.L. di togliere alla nostra città ogni aspirazione ad un ruolo culturale a livello territoriale. Venerdì mattina l’assessore regionale Elena Donazzan ha infatti solennemente inaugurato i locali del “Campus Universitario” di Borgo Ruga concessi in uso all’Enaip come sede dei suoi corsi di formazione professionale. Senza nulla togliere alle lodevoli iniziative di questo Ente nel campo dell’istruzione è evidente che si tratta del semplice trasferimento di corsi già esistenti a Feltre, con l’intento ormai palese di utilizzare, in qualche modo, le strutture appena ultimate. L’assessore regionale ha anche precisato, oltre a definire la convenzione con lo IULM un “capestro”, che non si parla proprio di altri corsi universitari a Feltre essendo preferibile “lavorare sui master” che offrono, come la formazione professionale, la diretta prospettiva di uno sbocco lavorativo. L’esponente politico ha infatti sostenuto, come riportato dalla stampa locale, che: “Ho tagliato ovunque tranne nel settore delle scuole di formazione perché qui si crea occupazione. Credo che una cura dimagrante nella scuola sia necessaria per responsabilizzare tutti nell’uso del denaro pubblico”.
Dopo l’inganno delle mancate promesse (nuovi corsi universitari se avessimo rinunciato allo IULM) dobbiamo inghiottire anche la beffa di sentirsi rinfacciare lo sperpero dei soldi, quando è evidente a tutti che a Feltre e nell’intera montagna bellunese, risorse da sprecare non ci sono mai state e che ora tocca a noi pagare, più degli altri, il conto della crisi. Ma la Lega ed il PDL vogliono proprio che i feltrini continuino a prendere la valigia per andare a lavorare in pianura, magari con una adeguata formazione professionale, come sono stati costretti a fare per decenni? Ma cosa credono Vaccari, Bond e Trento – i responsabili del disastro dell’Università di Feltre – che la città sia ancora disponibile a farsi prendere in giro in questo modo? Se la pianura non riesce a vedere o non vuole vedere, le opportunità della montagna tocca a noi prendere piena coscienza delle nostre potenzialità ed esercitare, secondo un evidente principio di giustizia, il nostro diritto ad una piena e responsabile cittadinanza europea. Per questo motivo – conclude la nota – il Circolo di Feltre e Seren del Grappa del Partito Democratico continuerà sempre a difendere, nonostante la scandalosa inadeguatezza dell’attuale Amministrazione, il ruolo e la tradizione di Feltre nell’educazione, nella scuola ed anche, nonostante la Regione Veneto, nell’alta formazione.