Sulla richiesta di una verifica di maggioranza da parte del Presidente del Consiglio Cugnach interviene anche l’opposizione, ponendosi un interrogativo: cosa farà la Città da qui ai prossimi 18 mesi, quando ci saranno prossime elezioni comunali? Da un paio di anni l’opposizione denuncia la mancanza di una maggioranza, spesso suscitando reazioni rabbiose da parte dell’Amministrazione Prade. “non ci pare pero’ che affermassimo cose terribili”, dice il Capogruppo Massaro, “era la semplice verita’, chiara alla gente già allora, ed oggi anche per gli stessi Consiglieri Comunali di Maggioranza”. “Attenzione pero'”, puntualizza Massaro, “che non ci divertiamo e non ci guadagniamo nulla a dire che non c’e’ maggioranza, ma abbiamo l’obbligo di denunciarlo perché vengono meno le certezze sulla direzione verso la quale si sta navigando. Non essendoci obiettivi chiari, le attività produttive, i servizi e tutti i lavoratori stanno lavorando nel caos e sprecano energie e soldi senza conseguire alcun risultato. Ed oggi si vede questa sofferenza in vari settori”. Per Francesco Rasera Berna già il fatto che a chiedere la verifica di maggioranza sia un Presidente del Consiglio dimissionario da oltre un anno è piuttosto indicativo della situazione a Palazzo Rosso. “Ma il problema vero”, spiega, “è che così non va: Belluno ha iniziato a seguire le stesse dinamiche di tutto il nordest, ch

e vede le città lentamente scendere nelle classifiche della vivibilità. Belluno regge solo grazie alla differenziata, cioe’ grazie a quel settore tanto attaccato da Prade in campagna elettorale, ma alla fine sostenuto da parte della sua stessa amministrazione e che ora ci fa ritirare premi. Questo può anche starci, ma sono gli altri settori che ci preoccupano”. “Di certo non possiamo puntare tutto sul solo progetto per il Nevegal”, sostiene Attilio Sommavilla, “non solo perche’ la sua realizzazione guarda ai prossimi 5-10 anni, ma anche perche’ e’ stato votato da soli 17 consiglieri di maggioranza su 41, ed è passato, nonostante sia ancora in gran parte oscuro, solo grazie all’opposizione (3 voti favorevoli e 11 astensioni). Questo mette in luce gli enormi limiti di sostegno che incassa da parte della stessa maggioranza che lo ha proposto, e lo rende traballante ed incerto”. Infine, una stoccata all’ultima paternale di Prade sul senso di responsabilità dell’opposizione: “fa bene il Sindaco a richiamarlo continuamente”, spiega Massaro, “perché ha evitato il caos. D’altronde senza un certo atteggiamento dell’opposizione non sarebbero passati né gli equilibri di bilancio, né il piano investimenti della NIS, né il progetto del Nevegal, né, infine, la famosa delibera sul lodo arbitrale, per la quale c’e’ lo stanziamento di bilancio da 7 anni, ma che Prade usa per fare le polemichette di contrapposizione tra vecchi partiti, come se interessassero a qualcuno. Pero’continuando così, cioè mettendo ogni giorno le logiche di gruppo o di partito al primo posto, non arriveremo da nessuna parte. E questo dispiace a tutti quelli che a Belluno ci tengono davvero”.