Nella mattinata odierna (venerdì 10 dicembre) presso la sede del Comando Provinciale in viale Europa, il comandante della Legione Carabinieri “Veneto” – generale Sabino Cavaliere – nel corso del saluto augurale per le prossime festività, ha consegnato ricompense e riconoscimenti a cinque militari che si sono particolarmente distinti in servizio.
1.Il maresciallo capo Aldo Dragone, comandante della Stazione carabinieri di Santa Giustina Bellunese, al quale è stato concesso un encomio, per una operazione di servizio svolta, dall’agosto 2006 al febbraio 2009, in Provincia di Caserta e nel territorio nazionale, con la seguente motivazione: “Addetto a sezione di Nucleo investigativo di Comando provinciale, operante in territorio ad alto indice di criminalità, con tenace abnegazione e notevole intuito investigativo, partecipava a complesse indagini nei confronti di pericolose organizzazioni criminali dedite al traffico internazionale ed allo spaccio di stupefacenti. L’operazione si concludeva con l’arresto di 45 persone, la cattura di due latitanti, di cui uno affiliato a temibile clan camorristico, ed il sequestro di oltre kg. 3 di cocaina nonché di numerose armi e munizionamento”.
2.Il maresciallo ordinario Piergiorgio Silvan e l’appuntato scelto Adriano Felice Nappi, entrambi addetti alla Stazione carabinieri di Auronzo di Cadore, ai quali è stato concesso un encomio per una operazione di soccorso che hanno portato a termine il 23 febbraio 2010, in Auronzo di Cadore, con la seguente motivazione: “Addetti a Stazione distaccata, con elevato slancio, generoso senso civico e spiccato senso del dovere, soccorrevano un individuo che, nel tentativo di suicidarsi, aveva fatto esplodere all’interno del proprio appartamento due bombole di gas da cucina, compromettendo la stabilita’ dell’intero immobile. Nonostante il pericolo di crolli, riuscivano a raggiungere il secondo piano dell’edificio per soccorrere il malcapitato, gravemente ustionato, e trasportarlo all’esterno per affidarlo alle cure dei sanitari, evitando così più gravi conseguenze”.
3.Il maresciallo capo Riccardo Restuccia e l’appuntato scelto Emanuele Polesana, entrambi addetti alla Stazione Carabinieri di Ponte Nelle Alpi, ai quali è stata concessa un’attestazione di vivo compiacimento, “per l’impegno profuso e la professionalità dimostrata, in occasione di un intervento effettuato il 02 settembre 2010, nei pressi di un ponte sovrastante il fiume Piave in Ponte Nelle Alpi, ove si adoperavano in una proficua opera di persuasione nei confronti di un individuo che manifestava un palese proposito di lanciarsi nel vuoto. La paziente attivita’ dissuasoria condotta e la repentina manovra di immobilizzazione praticata consentivano di porre in salvo il malcapitato. Il brillante risultato conseguito ha comprovato, ancora una volta, la costante attenzione con la quale l’Arma assicura quotidianamente la propria azione a favore della cittadinanza, accrescendo il prestigio dell’Istituzione e dei carabinieri che operano in Ponte Nelle Alpi”.
L’alto ufficiale, giunto da Padova, è stato accolto dal comandante provinciale – tenente colonnello Ettore Boccassini – e si è intrattenuto con gli ufficiali e con gran parte dei comandanti di Stazione e carabinieri in servizio in Provincia, nonché con i presidenti delle Sezioni dell’Associazione nazionale carabinieri.
Successivamente, accompagnato dal comandante provinciale, il generale Cavaliere è stato ricevuto, intrattenendosi in un cordiale colloquio alla presenza anche del questore Luigi Vita e dal prefetto di Belluno Carlo Boffi, nonché dal presidente del Tribunale Sergio Trentanovi e dal procuratore della Repubblica Domenico Labozzetta. Il comandante della Legione ha inoltre ricordato l’impegno assunto, a partire dal 5 dicembre da parte di una trentina di militari specializzati sciatori presso i sette comprensori sciistici della Provincia, per lo svolgimento dei servizi di vigilanza e prossimità in quelle aree. Ha in particolar modo evidenziato come sia gravosa, ma nel contempo qualificante, la presenza di questi militari presso quei comprensori, in considerazione dell’assistenza e del pronto intervento che gli stessi possono prestare, soprattutto nei periodi di maggiore afflusso nel corso dei quali sono posti in essere comportamenti irregolari nella pratica sciistica (attraversamento di tracciati, velocità sostenuta, pratica del fuori pista ed altro). I servizi avranno la durata dell’intera stagione invernale e costituiscono, oltreché cornice di sicurezza per gli impianti medesimi, anche il presupposto per l’attivazione dell’eventuale sistema di emergenza 118, con l’utilizzo di elicottero per il soccorso degli infortunati.