Gli agricoltori bellunesi aspettano. La crisi no. Da oltre tre anni, ormai, l’Avepa – l’ente preposto dalla Regione per il pagamento dei fondi stanziati dall’Europa all’agricoltura – risulta insolvente. “C’è un agricoltore che ha ricevuto un acconto di 350 euro su 12.000 che ne avanza. E, in più, non sa neanche a che annualità e a che misura si riferiscono questi soldi, perché l’Avepa non lo comunica: questo è solo un caso, ma la mancanza di trasparenza in tutta questa operazione è evidente e grave” denuncia Sergio Reolon, consigliere regionale Pd. A oltre due mesi dalla sua interrogazione in Regione proprio sull’insolvenza di Avepa, la risposta è arrivata solo nella seduta di questa settimana in un intervento dell’assessore Roberto Ciambetti. Anziché dal titolare dell’assessorato all’agricoltura! “Tre pagine scritte da un burocrate che dice cose che sono risapute da tutti, senza un minimo di indicazione politica, arrivate dopo oltre due mesi e presentate da un assessore che non conosce l’argomento: non è solo vergognoso. E’ offensivo per quegli agricoltori che dal maggio 2007 aspettano quei soldi. Ecco perché c’è da vergognarsi, ma ci vergogniamo tutti che facciamo parte di questa Istituzione” ha affermato in Consiglio Regionale Sergio Reolon. A fronte di una situazione lacunosa, poco trasparente, e inefficiente, la Regione ventila di affidare ad Avepa anche uno Sportello Unico per la gestione complessiva dei finanziamenti europei e dei servizi all’agricoltura. “E’ assurdo – continua Sergio Reolon – Avepa costa 35 milioni, ha 400 dipendenti, di cui 200, nella sede centrale, disfano o bloccano quello che gli altri 200 potrebbero fare sul territorio. Da tre anni gli agricoltori non riescono a farsi pagare. E, in più, ora vogliono darle anche lo Sportello Unico. Questo, oltre tutto, mette anche a rischio la legittimità di Avepa nei confronti dell’Europa: Avepa serve come sigla, perché l’Europa chiede che ci sia un agente pagatore. E basta”. Conclude Sergio Reolon: “E’ questo l’interesse per l’agricoltura della Regione? La crisi c’è per tutti, e gli agricoltori sono in difficoltà come e più di tutti. E pensare che era l’ottobre del 2008 quando ho scritto per la prima volta all’assessore Manzato perché già da un anno gli agricoltori aspettavano i finanziamenti europei. In quell’occasione mi venne risposto, tramite stampa, che tutti i fondi sarebbero stati pagati entro il 31 dicembre. Sono passati altri due anni, e siamo ancora qui”.