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Contributi del Consorzio Bim Piave alle scuole di Belluno, Feltre, Auronzo di Cadore, Pieve di Cadore, Santa Giustina, Voltago Agordino e Vodo

Giovanni Piccoli presidente Consorzio Bim
Giovanni Piccoli presidente Consorzio Bim

Si chiama web il marchio di qualità delle nostre scuole. La formazione non può più prescindere dagli ausili informatici che sono diventati parte integrante dei programmi didattici. Ma non tutti gli istituti sono in grado di dotarsi di attrezzature informatiche adeguate. Prende lo spunto da questa constatazione la campagna del Consorzio Bim Piave a favore dell’informatizzazione delle scuole bellunesi. L’iniziativa, che ha già ricevuto ampi consensi anche oltre i confini della Provincia di Belluno, è partita all’inizio di questo 2010 con uno stanziamento di 30mila euro. “Una parte del contributo – ha sottolineato il presidente del Consorzio Giovanni Piccoli – ha già dato frutti interessanti. Adesso abbiamo deciso di erogare la somma rimanente. Non sono tantissimi soldi ma, se spesi bene, contribuiranno a qualificare l’offerta formativa bellunese. Perché è di qualità che abbiamo bisogno. Sul versante della quantità la realtà socio-economica bellunese non ha tante chances. Ma se riusciamo a puntare sulle eccellenze, allora possiamo guardare al futuro con ottimismo.” E, proprio per perseguire questi traguardi, il Consorzio dei comuni  bellunesi ha pensato bene di favorire l’investimento formativo. I Comuni interessati dal finanziamento sono Auronzo di Cadore che rinnoverà i laboratori informatizzati delle scuole primarie, Belluno che spenderà il contributo per acquistare lavagne interattive ed alcuni software, Feltre che fornirà alle scuole primarie e secondarie nuovi computer, Pieve di Cadore e Santa Giustina che aumenteranno il numero delle postazioni nelle loro aule di informatica e Voltago Agordino e Vodo di Cadore che ammoderneranno la dotazione già esistente di apparecchiature informatiche. “Un intervento – precisa Piccoli – che deve essere inteso come un contributo non esaustivo ma strategico per quell’adeguata preparazione nel campo delle tecnologie informatiche che diventerà sempre più necessaria.”  C’è da dire che l’stanza è partita dai Comuni, soprattutto quelli più piccoli. Sono stati i Sindaci a farsi interpreti della necessità di intervenire a supporto delle scuole bellunesi. Ma le risorse dei Comuni, si sa, non consentono certo questo tipo di interventi. Da qui la scelta del Consorzio Bim Piave in un’ottica di sussidiarietà e di investimento nei confronti delle giovani generazioni bellunesi. Un’ulteriore stanziamento di 15mila euro è stato previsto dai Sindaci nel corso dell’ultima Assemblea Generale di lunedì 29 novembre nell’aula magna dell’Istituto Catullo.

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