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L’assessore regionale all’Ambiente Maurizio Conte assicura: “Nel Veneto il controllo dell’acqua rimarrà pubblico”

Il servizio idrico integrato rimarrà nel Veneto sotto il controllo pubblico, con il duplice obiettivo di mantenere la qualità del servizio e la qualità dell’acqua. Lo afferma l’assessore regionale all’Ambiente Maurizio Conte, intervenuto stamani al convegno “Il futuro del servizio idrico integrato nel Veneto” organizzato dal Comune di Rovigo. “Un emendamento collegato alla Finanziaria – spiega l’assessore Conte – impone entro il 31 marzo 2011 lo scioglimento degli ATO (Autorità territoriali ottimali) che attualmente hanno una funzione di controllo e di aggiustamento della pianificazione della gestione delle risorse idriche. Stiamo studiando una proroga per il mantenimento dell’operatività degli Ato, in attesa che la normativa nazionale chiarisca alcuni passaggi che creano incertezze di applicazione a livello locale. La Regione del Veneto, unica in Italia, ha presentato ricorso contro la norma che stabilisce l’eliminazione degli Ato perché c’è il rischio che venga completamente abolita la possibilità dei Comuni di partecipare direttamente alle scelte strategiche in materia di Sevizio idrico integrato”. “Il popolo veneto – afferma l’assessore regionale all’Ambiente – ha mostrato una fortissima sensibilità per la gestione dell’acqua. La Regione vuole avere un reale potere decisionale, ma la competenza regionale di regolamentazione del sistema idrico viene continuamente messa in discussione dello Stato. Auspichiamo quindi che la discussione sul ricorso del Veneto sgombri il campo da ogni dubbio e restituisca alla Regione un’effettiva podestà di decisione e regolazione”. Se prima di fine marzo non ci sarà a livello nazionale una proroga per il mantenimento delle Autorità territoriali ottimali, la Regione procederà in proprio, congiuntamente a una proposta di riforma. “Di fronte al rischio che società straniere possano farla da padrone nelle nostre gare per la gestione – aggiunge l’assessore Conte – abbiamo la necessità di rendere competitivi i gestori del sistema idrico. Lo faremo, trovando un equilibrio dove i privati entreranno laddove necessario per reperire risorse che non possono essere trovate nella finanzia pubblica, ma con la consapevolezza che il controllo deve in ogni caso rimanere sempre pubblico”. “In prospettiva – conclude Maurizio Conte – l’obiettivo è arrivare ad una tariffa unica regionale per l’acqua, nella quale possa essere inserita anche una quota per il costo del deflusso delle acque meteoriche dai centri urbani, per dotare gli  enti locali delle risorse per i necessari interventi”.
Il convegno è stato realizzato in collaborazione con la Regione del Veneto, la Provincia di Rovigo, il Consorzio ATO Polesine, Polesine Acque Spa e Veneto Acque Spa. Ai lavori hanno partecipato anche i consiglieri regionali Cristiano Corazzari e Graziano Azzalin.

2 euro per il Veneto: sms 45501. Conto Corrente Solidarietà: Unicredit SpA – intestazione “Regione Veneto – Emergenza Alluvione Novembre 2010” – CODICE IBAN: IT62D0200802017000101116078; codice BIC SWIFT UNCRITM1VF2

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