In occasione della “Giornata Internazionale della Montagna”, che si celebrerà il giorno 11 dicembre, il Cadore ospita una rassegna intitolata “Una montagna da vivere”, che vede tra i promotori la Magnifica Comunità di Cadore, i Comuni, la Comunità Montana Centro Cadore, il Consorzio BIM Piave, il Gal, il CAI, le Guide Alpine, il Soccorso Alpino, il Gruppo Rocciatori Ragni e altri. Auronzo di Cadore avrà l’onore di ospitare, il 2 dicembre, la seconda giornata della rassegna, che prevede due incontri molto interessanti: il primo alle ore 10, nella sala del teatro Kursaal, quando 300 studenti delle scuole primarie e secondarie del Cadore incontreranno l’alpinista Fausto De Stefani (nella foto), che presenterà il filmato “Un Uomo, Un Bambino, Una Montagna”, per introdurre i progetti realizzati e in via di realizzazione per i bambini del Nepal: la Rarahil Memorial School, che ospita oltre 1000 bambini, e un ambulatorio che verrà creato in memoria del compianto medico e alpinista bellunese Giuliano De Marchi; il secondo alle ore 20,30, nella Sala Consiliare del Municipio, dove si terrà l’incontro “Alpinismo vero e alpinismo falsificato”, confronto pubblico tra gli alpinisti Fausto De Stefani, Manolo, Gianni Gianeselli, Mario Lacedelli, Ferruccio Svaluto, con la conduzione affidata al giornalista RAI Giuseppe Casagrande. Un’occasione davvero imperdibile per tutti gli appassionati di montagna per udire, direttamente dalle voci dei protagonisti, come l’arrampicata possa divenire passione totalizzante e anche “stile di vita”: Fausto De Stefani, secondo italiano e il sesto al mondo ad aver scalato tutti i quattordici 8000; Manolo, considerato uno dei pionieri dell’arrampicata libera in Italia ed uno dei volti più conosciuti di questo sport a livello mondiale, il mito del free climbing che si è guadagnato il titolo di “Mago delle Dolomiti”; Gianni Gianeselli, personaggio carismatico e per certi versi sorprendente dell’alpinismo bellunese, che, seguendo la tradizione degli arrampicatori locali, ha intrapreso con alcuni fidati compagni centinaia di salite, molte delle quali di nuova apertura, sospinto da quell’anelito esplorativo che solo gli alpinisti di razza sanno esprimere; Mario Lacedelli, guida alpina del gruppo “Scoiattoli”, nipote di Lino, una delle figure più rappresentative dell’alpinismo ampezzano; Ferruccio Svaluto, guida alpina del Gruppo Ragni e tecnico di elisoccorso.