
Il Consiglio regionale del Veneto ieri sera in chiusura di seduta ha ammesso l’iscrizione tra gli argomenti che andranno in discussione in aula della mozione presentata da Dario Bond e Piergiorgio Cortelazzo, capogruppo e vice del Pdl, che impegna la Giunta ad attivarsi per promuovere presso Governo e Parlamento la nuova direttiva europea contro i ritardi nei pagamenti della Pubblica Amministrazione. I due consiglieri del Popolo della libertà chiedono che la norma venga recepita al più presto anche nel nostro Paese.
La direttiva è stata approvata dal Parlamento europeo il 20 ottobre scorso e verrà pubblicata a breve sulla Gazzetta ufficiale europea. La direttiva dispone che gli enti pubblici debbano pagare entro 30 giorni (e in casi del tutto eccezionali entro 60 giorni) beni e servizi che hanno acquistato dalle imprese. E nel caso non rispettassero i termini le ditte fornitrici hanno il diritto di esigere il pagamento degli interessi di mora: la norma prevede che il tasso di legge applicabile venga aumentato dell’8% al di sopra del tasso di mora di riferimento della Banca Centrale Europea. “I ritardi nei pagamenti della PA purtroppo sono una pratica diffusa in tutta Europa – affermano Bond e Cortelazzo – , e soprattutto nel Nordest il fenomeno si fa sentire particolarmente. Solo in Veneto, secondo alcune stime, i privati spendono ogni anno 800 milioni di euro che vanno in costi causati dai ritardi di pagamento”. “Secondo i dati di Bruxelles – proseguono i consiglieri del Pdl – nell’UE il ritardo nei pagamenti causa un fallimento su quattro e, di conseguenza, priva del lavoro 450 mila persone all’anno”.
“Le aziende più sensibili e vulnerabili sono le piccole e medie, che in maggioranza costituiscono la nostra economia veneta – proseguono Bond e Cortelazzo – ; infatti solo la puntualità dei pagamenti può permettere loro di mantenere sufficienti disponibilità di cassa, specie ora che le banche sono restie a concedere crediti”.