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Nevegal, impianti chiusi? Cosa intende fare il Comune dopo il I gennaio con i lavoratori stagionali? * di Paolo Bampo

Paolo Bampo
Paolo Bampo

La stampa locale, con tempestività, ha annunciato l’apertura dei primi impianti di risalita nei luoghi ove la presenza della neve lo ha permesso. Con l’arrivo della neve, quindi, prima o poi, anche in Nevegal ciò sarà possibile…ma solo in teoria! Ho letto infatti con attenzione ogni riga (25 pagine) di risposta della Corte dei Conti (delibera n°6 del 13 gennaio 2010) ai sei interrogativi inoltrati dal Comune di Belluno a tale organo di controllo veneto e non vi è margine di interpretazione. Non sono ammesse assunzioni, neppure temporanee, almeno sino al 31 dicembre 2010 (e dopo?). Le maestranze stagionali della NIS, preposte all’ordinario funzionamento degli impianti di risalita, sono in gran parte assunte logicamente a tempo determinato e quindi, in virtù del divieto contenuto nel dispositivo su indicato, non potranno essere impiegate ovvero assunte. La dirigente del settore economico del Comune di Belluno (Florida), in data 13 agosto 2010, con lettera alle aziende partecipate dal Comune ha, inoltre, ribadito che la restrizione per le assunzioni presso gli enti locali che hanno sforato il patto di stabilità, riguarda anche le società a questi appartenenti. A meno di non vedere, quindi, sindaco, assessori e dipendenti comunali prestare volontariamente e gratuitamente il proprio tempo, defalcandolo dalle ferie o dagli impegni professionali, per permettere agli sciatori di godere l’uso di seggiovie e skilift, parte degli impianti non potrà essere messa in funzione (ma anche in questo caso sorgerebbe il problema della sicurezza sul lavoro, delle assicurazioni varie e della legittimità del caso). Sicuramente la NIS non vorrà venir meno ad una direttiva della Corte dei conti ed anche il Sindaco, qualora non intenda subire le penalità del caso, dovrà rispettare la norma astenendosi da qualsiasi assunzione presso il Comune o presso le sue società partecipate. Si affiderà, perciò, ai volontari, come nel caso delle pale per la neve fornite lo scorso anno ai cittadini zelanti che le richiesero per tener pulite le strade? Ricordo che, a causa dello sforamento del patto di stabilità, per la fornitura di servizi essenziali, quali l’assistenza anziani, la SERSA non ha potuto confermare contratti di lavoro a una dozzina o più di dipendenti dei vari livelli e che, quindi, qualora deroghe eccezionali possano essere fatte all’indicazione ricevuta dalla Corte dei conti, queste devono riguardare prioritariamente il settore sociale e non quello turistico o, quantomeno, sia applicata egual misura. Con tutto il rispetto, la comprensione e la solidarietà per i lavoratori stagionali NIS, per gli operatori economici del settore, nonché per l’utenza degli impianti, speriamo che la priorità della città non risulti essere il Nevegal , piuttosto che il decoro e la dignità dei nostri anziani.

Per il p.BL-PAB : Paolo Bampo

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