Proseguono gli appuntamenti teatrali dedicati alle scuole dalla Stagione di Teatro per l’Infanzia e la Gioventù “Comincio dai 3” – organizzata da Tib Teatro, per la direzione artistica di Daniela Nicosia, con Comune di Belluno, Fondazione Teatri delle Dolomiti, Provincia di Belluno, Regione del Veneto, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, MIUR USR del Veneto Ufficio Scolastico Provinciale di Belluno e Agiscuola. – martedì 16 e mercoledì 17 novembre al Teatro Comunale di Belluno con Storia d’amicizia e di guerra che, con delicatezza e poesia, attraversa temi di teatro civile quali la guerra e la discriminazione razziale.
Storia d’amicizia e di guerra è un meraviglioso spettacolo, tratto da Il cacciatore di aquiloni di Hosseini Khaled, dedicato alle scuole secondarie di primo grado, dal quale scaturisce un profondo messaggio di pace e nel quale gli adolescenti possono riconoscersi, nella ben nota vicenda umana dei due coetanei afgani, perché le ragioni dell’anima non conoscono confini.
Lo spettacolo, prodotto da Teatro Invito e Fondazione Culturale di Gallarate, è la storia di due giovani ragazzi in Afghanistan, prima dell’invasione russa.
La storia di un’amicizia, di un tradimento e di una colpa che non si può dimenticare.
Amir e Hassan, vivono a Kabul, in una Kabul dove i bambini possono essere ancora bambini. Amir e Hassan sono amici, sono come fratelli, pur essendo uno il servo dell’altro, pur essendo uno pashtun e l’altro hazara. La loro vita scorre tra giochi, scorribande e conflitti fino al giorno in cui in un vicolo di Kabul cambierà per sempre. Hassan non sarà mai più l’ abile e sorridente cacciatore di aquiloni della città ed Amir non scorderà mai ciò che ha commesso, una colpa terribile destinata a segnare per sempre la sua vita.
E’ un mondo maschile quello che viene narrato, un mondo di padri e figli dai rapporti difficili, un mondo di amicizia maschile, un mondo di conflitti tra uomini.
L’infanzia di Amir e Hassan finisce dietro un vicolo e poco dopo la Storia, quella terribile di questo paese, entra violenta nella storia dei due ragazzi, spazzando via ogni possibilità di infanzia.
Lo spettacolo, si concentra soprattutto sulla vicenda umana spiando l’anima, dei due adolescenti protagonisti, in profondità narrando, quindi, una vicenda che non ha confini, né territori, né tempo, ma al contrario possiede la stessa forza di un mito antico.
I padri, Baba l’irraggiungibile, Ali l’affettuoso, Rahim il comprensivo, segnano il destino di Amir e di Hassan; così come lo segna Assef il ragazzo violento ed arrogante, così come lo segna la Storia. Ma esiste sempre una possibilità di riscatto, perché “esiste un modo per tornare ad essere buoni.”
In scena Enrico De Meo e Stefano Panzeri guidata dalla regia di Renata Coluccini.
INFO E PRENOTAZIONI 0437-950555.