«Il direttore generale della Ulss di Belluno Angonese (oramai prossimo al trasferimento a Vicenza ndr) è talmente invischiato nel suo progetto ideale da non rendersi conto dell’assurdità delle sue dichiarazioni e delle sue azioni, ormai all’attenzione di tutti, anche della Procura della Repubblica (che qualche giorno fa ha chiesto di esaminare il fascicolo relativo all’ipotesi di acquisizione dell’immobile in via Tiziano Vecellio ndr) – Lo ha detto Irma Visalli, ex assessore provinciale del Pd in una nota – Nessuno si agita, caro Direttore, guardiamo solo i fatti: se si chiedono chiarimenti vuol dire che la cosa non è così trasparente e alla luce del sole come lei dice. Mah, chissà che magari qualche chiarimento arrivi anche ai cittadini dopo le tante domande cadute nel vuoto o a cui seguono dichiarazioni contraddittorie come quelle di oggi , le quali accertano solo, una volta di più, che a fronte di una scelta ritenuta “la migliore perché a costo 0” non c’è neanche una vera valutazione del patrimonio. Cosa c’è di più assurdo?
Ma la cosa più importante e grave è che si continua a pensare al trasferimento Ulss parlando solo di prezzi, costi e “murature” senza sfiorare le questioni della qualità del servizio all’utenza.
Il Direttore Generale sembra più un immobiliarista che chi ha la responsabilità di pensare come gli edifici e le relative funzioni della Ulss rispondano alle esigenze della gente. Questa è la sola verità alla luce del sole. Alle persone importa non doversi sbattere da una parte all’altra della città. Essere agevolata, soprattutto nei momenti di malattia, sofferenza e difficoltà. Magari alle persone sarebbe piaciuto che Angonese si fosse spremuto le meningi per ridurre le attese per una visita in ospedale o impegnare le sue competenze per l’organizzazione sanitaria nella nostra provincia., per evitare ad esempio che si debba partorire a casa nel 2010, come accaduto in Cadore . Magari …. ,invece lui lavora al contrario. Prima L’operazione immobiliare migliore (tutta da dimostrare) poi su questa ci adegua la malattia o le richieste delle persone . Il Pd è felicissimo di aver detto con chiarezza NO a questo assurdo modo di procedere. E che intorno alla nostra iniziativa si siano trovate altre forze politiche e sociali. Noi non cambiamo idea – conclude Irma Visalli – , chiediamo con più forza che Prade convochi l’assemblea dei sindaci su questo e che si metta definitivamente la parola FINE a questo indecoroso balletto che allontana sempre più la fiducia delle persone dalle stanze di chi decide sulla loro pelle. Che Angonese se la metta via e chiuda con dignità la sua esperienza bellunese.
Irma Visalli – Segreteria dell’Unione comunale del Partito Democratico di Belluno