Si apre martedì 9 novembre la campagna abbonamenti per le Domeniche a teatro della diciottesima edizione di Comincio dai 3, la Stagione di Teatro per l’Infanzia e la Gioventù del Teatro Comunale di Belluno organizzata da Tib Teatro, per la direzione artistica di Daniela Nicosia, con Comune di Belluno, Fondazione Teatri delle Dolomiti, Provincia di Belluno, Regione del Veneto, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, MIUR USR del Veneto Ufficio Scolastico Provinciale di Belluno e Agiscuola. Le tre domeniche a teatro dedicate alle famiglie, prenderanno il via il 21 novembre con gli incanti acrobatici e funambolici di Cirk, della compagnia Pantakin di Venezia. Questa è la storia di un piccolo circo che desidera stupire il suo pubblico con numeri strabilianti, magie e incanti che però possono vivere solo grazie alla fantasia degli spettatori, guidati dalla forza evocativa della musica. Sotto il tendone del circo di una volta, si può trovare, in un micro-mondo, tutto l’universo, dal direttore al barista, dal trapezista al domatore… tanti gli attori in pista, personaggi con caratteri e abilità differenti, che vivono e fanno vivere in scena la fantasia dell’immaginifico, per poi ritrovarsi a fare i conti con le piccole grandi difficoltà del vivere quotidiano. La pertica cinese, la giocoleria e la clownerie trasformeranno un banale litigio in una rissa acrobatica e una dichiarazione d’amore in una splendida esplosione di fuochi artificiali. Una realtà assurda, nella quale il tentativo di fare le cose per bene fallisce quasi sempre. Perché soltanto accettando il rischio di non riuscire, possiamo pensare di riuscire veramente. Uno spettacolo in cui tutto è possibile, che incanta quando dovrebbe stupire e stupisce nel raccontare la vita quotidiana che si trasforma in circo. E della vita, dell’amore che vince ogni cosa, anche il non essere, racconta con delicata, struggente poesia La Favola di Orfeo, una produzione Tib teatro di Belluno, premio quale Migliore Spettacolo al Festival Nazionale L’Uccellino Azzurro, in scena il 19 dicembre. È il mito di Orfeo ed Euridice a dispiegarsi attraverso una storia semplice, comprensibile anche dai più piccoli, in cui un forte ruolo giocano le particolari scenografie composte da elementi naturali – acqua, rami d’albero – e le suggestive musiche etniche in cui la parola si staglia tra bagliori poetici e guizzi di evidente comicità. La favola di Orfeo è una storia antica, che respira di sole e di mediterraneità, a risvegliarla, nello spettacolo, sarà proprio lui, Orfeo: poeta, musico, cantore e da buon greco… incantatore. Orfeo con la sua musica incantava ogni cosa, ammansiva le fiere… compiva prodigi, finché un giorno… Prodigio! A restare incantato fu proprio lui, innamorato per sempre della bella ninfa Euridice… Per quell’amore Orfeo sfiderà il buio, la paura, il regno delle ombre. Grazie alla sua musica saprà affrontare Caronte il barcaiolo, Cerbero, il cane a tre teste, e perfino Ade il terribile re dell’Aldilà… finché Apollo, il padre, mosso a pietà dal prodigioso canto di Orfeo, che ha smarrito per sempre la sua Euridice, lo trasformerà in una costellazione! Luminosissimi punti di luce nell’aria buia… nel cielo della notte. Così Orfeo stella, Euridice aria si ritroveranno abbracciati insieme per sempre! E se guardate in aria, stasera, nasino all’insù, li scoprirete abbracciati ancora adesso…
Ai sogni e alla necessità di credere che, se nutriti da una reale determinazione, se pregni di significato, essi possano realizzarsi, è dedicato invece Il gatto e gli stivali, del Teatro Kismet di Bari, in scena, con musiche originali, il 13 febbraio. Un giovane, alle prese con l’assunzione di responsabilità della propria vita, viene guidato e condotto al successo da un gatto molto particolare. Il padre muore e lascia in eredità i suoi pochi e apparentemente poveri averi ai tre figli. Al più giovane tocca il gatto di famiglia e il ragazzo se ne lamenta considerandolo inutile, ma il felino, aiutato da un paio di stivali magici che gli consentono di spostarsi velocemente, conduce il suo padrone al successo e alla felicità. Condito di una verve tutta originale, ironico e divertente, ma al contempo pregno di quei messaggi propri della fiaba, Il gatto e gli stivali in versione Lucia Zotti attinge alla storia popolare, riletta e personalizzata grazie alle scelte registiche, all’interpretazione dei tre attori e alle musiche originali. La storia pone l’accento su una qualità del sentire umano che spesso tende ad essere soffocata: quella dell’istinto primordiale, quell’istinto che, quasi magicamente, conduce a discernere la giusta strada nella giungla del vivere; a riconoscere fra gli incontri quelli positivi; ad aver il coraggio di affrontare gravi pericoli per realizzare un sogno; a credere che i sogni possono essere realizzati, se li nutriamo di significato concreto.
Tib Teatro conferma la sua attenzione alla politica dei prezzi, che rimangono invariati da ormai numerose Stagioni.
ABBONAMENTI (tessera valida per 3 spettacoli): bambini € 12,00 – adulti € 18,00
Prenotazioni: Tib Teatro (0437-950555 / piazzale Marconi 2/b a Belluno), da martedì 9 a venerdì 19 novembre (giov 11 chiuso), dal martedì al venerdì dalle 10:30 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 17:30.
Ritiro: Teatro Comunale di Belluno – sabato 20 novembre, dalle 11 alle 13 e dalle 17 alle 20, e domenica 21 novembre, dalle 15:00 alle 16:30.
Inizio spettacoli ore 17:00
INFO 0437-950555 www.tibteatro.it