Sabato 6 novembre si apre la nuova Stagione Lirica della Fondazione Teatri delle Dolomiti al Teatro Comunale di Belluno con il dramma giocoso in due atti La stanza terrena di Antonio Miari. Inizio spettacoli ore 20:45. La prima esecuzione assoluta in tempi moderni del dramma giocoso composto nel 1837 da Antonio Miari è una produzione d’eccellenza, voluta dalla Fondazione Teatri delle Dolomiti, in collaborazione con Asolo Musica, al fine di custodire e mantenere viva la memoria musicale della città. ato a Belluno nel 1778, Antonio Angelo Miari, nobile dilettante di musica, è stato autore di una vasta produzione musicale che comprende pezzi sinfonici, da camera, cantate, messe e numerose farse in musica, ma fu proprio il versante operistico quello che maggiormente lo attrasse e lo impegnò. I suoi prolungati soggiorni veneziani propiziarono la conoscenza e la frequentazione dei maggiori operisti del periodo, tutti i più grandi musicisti furono ospiti di Miari, da Mayr a Morlacchi, da Meyerbeer a Mercandante, da Rossini a Donizetti. Appartenente al genere del Teatro da Camera, particolarmente in voga tra la fine del Settecento e i primi decenni dell’Ottocento, La stanza terrena, nelle dinamiche delle due coppie nobili, riproduce in miniatura quelle simmetrie e quei giochi di scambio che si ritrovano nei drammi giocosi di Salieri e Mozart (Così fan tutte). Questa importante operazione di valorizzazione e di recupero storico ha consentito di mettere nuovamente in scena l’opera partendo da un manoscritto autografo, conservato nel Fondo Miari della Biblioteca Civica di Belluno, e passando, attraverso un processo di trascrizione, edizione del testo musicale e poetico, studio, orchestrazione, concertazione, all’allestimento scenico, sotto l’attento sguardo del musicologo bellunese Paolo Da Col. La stanza terrena è un dramma giocoso in due atti su libretto di Pietro Beltrame, musica di Antonio Miari. Al Teatro Comunale di Belluno avremo l’onore di assistere alla prima rappresentazione moderna, maestro concertatore e direttore Paolo Da Col, regia Giorgio Sangati, con Ensemble Accenti armonici e Coro della Scuola Comunale di Musica “Antonio Miari”. Edizione della partitura a cura di Melita Fontana, costumi e scene Silvia Bisconti. Personaggi e interpreti: Emilia Chiara Isotton, Lisetta Elena Filini, Don Roberto Mauro Borgioni, Bartolomeo Vincenzo Di Donato. Ensemble Accenti Armonici: Giorgio Fava primo violino, Mauro Spinazzè violino, Giorgio Pavan violino, Marialuisa Barbon violino, Margherita Zane violino, Clelia Gozzo viola, Gioele Gusberti violoncello, Luca Stevanato contrabbasso, Michele Favaro flauto, Michele Antonello oboe, Paolo Troian maestro al cembalo. Si ringrazia il “Centro Studi Claviere” di Vittorio Veneto per la gentile concessione del fortepiano Nannette Streicher (1805 circa), copia di Gerrit Klop, meccanica viennese. Coro della Scuola Comunale di Musica “Antonio Miari”: Soprani I Silvia Bisconti, Fiorella Bristot, Raffaella Giussani, Katia Piazza, Marianna Piazza, Rosanna Pol, Elena Colleselli; Soprani II Maria Grazia Balzan, Laura Brugnera Muraro, Ivanì Cadore, Liberty Facchin, Sara Zannoni, Elena Zulian; Bassi Klaus Cordella, Daniele Facchin, Davide Marcon, Leandro Pereira. INFO e PRENOTAZIONI fino a venerdì 5 novembre 0437-943303, sabato 6 novembre biglietteria del Teatro Comunale 0437-940349 (dalle 11 alle 13 e dalle 17 alle 20).