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mercoledì, Dicembre 6, 2023
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Il “Metodo Terzi” spiegato a docenti e studenti

Partirà sabato prossimo 6 novembre all’Istituto Catullo di Belluno e all’Istituto Canossiano di Feltre il corso di formazione diretto ad insegnanti e studenti per divulgare il “Metodo Terzi”, metodo di organizzazione spazio-temporale per stimolare e potenziare lo sviluppo del pensiero spaziale e dell’attività rappresentativa e per rafforzare i processi mentali di analisi e sintesi, memoria e attenzione. Il corso teorico-pratico prevede che tutti gli esercizi siano sperimentati in prima persona dagli insegnanti simulando le stesse situazioni che si presenteranno con gli alunni. E’ il primo in assoluto con queste modalità attivato in provincia di Belluno, è stato fortemente voluto da alcune associazioni di volontariato bellunesi (Primavera, associazione capofila, Aipd, che ha già realizzato un progetto di formazione sul metodo Terzi, Anffass, Associazione G. Conz, Gruppi di auto-mutuo aiuto dell’Area Disabilità ed ha avuto la collaborazione attiva dell’Ufficio scolastico provinciale, Cti (Centro territoriale per l’integrazione), Comitato d’Intesa, Provincia di Belluno. Il corso, ed è questa la vera novità, è diretto non solo agli insegnanti di sostegno e curricolari e insegnanti ripetitori, ma anche agli studenti degli indirizzi psicopedagogico e sociosanitario degli Istituti Renier e Catullo di Belluno, Canossiano e Rizzarda di Feltre. Le lezioni partiranno sabato 6 novembre in contemporanea a Belluno e Feltre. Nel capoluogo, all’Istituto Catullo, sarà improntato sulla letto-scrittura e vedrà impegnati una trentina di operatori, al Canossiano di Feltre sulla geometria con una ventina di partecipanti. Importante è la collaborazione dell’AIRMT, Associazione Italiana Ricerca Metodo Terzi di Monza, che offre la possibilità di partecipare al corso a costi irrisori rispetto ai normali corsi formativi. Oltre ai due corsi per gli operatori, ce ne saranno altrettanti, in contemporanea, rivolti agli studenti delle scuole bellunesi degli indirizzi  maggiormente sensibili ai problemi della disabilità, che daranno la possibilità ad una quarantina di giovani delle classi quarta e quinta di conoscere il Metodo Terzi per poi diventare a loro volta sensibilizzatori all’interno dei propri istituti scolastici. Questi ultimi corsi, a Belluno e Feltre, saranno aperti anche a studenti con disabilità.
Un progetto innovativo, quello messo a punto dal volontariato bellunese, che per la prima volta ha unito sforzi e risorse economiche per portare un metodo nato più di 50 anni fa, ad opera di Ida Terzi, inizialmente per i bambini ciechi e poi rivoltosi ad altre forme di disabilità, sia in età evolutiva che adulta. Il metodo Terzi è da anni  ampiamente sperimentato anche in ambito didattico sia nel bambino normodotato che con handicap. Il progetto è strutturato in sintesi su tre tematiche: l’organizzazione spazio-temporale con particolare riferimento allo schema corporeo, allo spazio metrico euclideo, al linguaggio parlato e ai processi metafonologici del linguaggio letto, scritto e alla scrittura in corsivo. Gli esercizi promuovono un apprendimento attivo, permettono di accedere al “capito” attraverso il “vissuto” e integrano le esperienze provenienti dal movimento con quelle fatte con la vista, udito e tatto. Si riesce in tal modo ad aiutare anche i ragazzi con problemi cognitivi o disturbi spazio-temporali a migliorare sensibilmente le loro percezioni e le loro azioni  nel rapporto con gli altri. Il progetto prevede, al termine dei corsi della durata di quattro mesi, la concreta applicazione del Metodo Terzi nella scuola e la nascita, nella primavera del prossimo anno, di un gruppo di lavoro e una cabina di regia permanente. Il progetto è stato finanziato con il contributo del Csv di Belluno, che ha apprezzato in particolare il lavoro di rete delle associazioni e degli Enti partecipanti.  

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