“Ad excelsa tendo”, il motto del 7° Reggimento alpini, inserito nel simbolo insieme alle Tre Cime di Lavaredo significa proprio questo: tendere sempre più in alto. E sono volati in cielo i militari caduti a causa di uno Ied sotterrato nella strada dove stava passando, ieri mattina, un convoglio di civili e militari. Erano tutti in forza al 7° Reggimento alpini di stanza a Belluno, inquadrato nella brigata Julia, i 5 militari coinvolti nell’esplosione che ha investito un blindato Lince alle 9.45 locali, nel distretto di Gulistan. Nello scoppio hanno perso la vita il primo caporalmaggiore Gianmarco Manca (nato ad Alghero il 24 settembre 1978); il primo caporalmaggiore Francesco Vannozzi (nato a Pisa il 27 marzo 1984); il primo caporalmaggiore Sebastiano Ville (nato a Lentini, provincia di Siracusa, il 17 settembre 1983) e il caporalmaggiore Marco Pedone (nato a Gagliano del Capo, in provincia di Lecce, il 14 aprile 1987). Il militare rimasto ferito è il caporalmaggiore scelto Luca Cornacchia (nato a Pescina, in provincia dell’Aquila, il 18 marzo 1979), il quale «è cosciente, ha riportato ferite a un piede e traumi da esplosione ma non è in pericolo di vita». Tra i primi a recarsi alla caserma Salsa per esprimere il cordoglio suo e di tutta la città è stato il sindaco di Belluno, Antonio Prade. «Sono costernato. La morte di quattro alpini del Battaglione Belluno avvenuta oggi in Afghanistan è un fatto tragico che colpisce tante famiglie e colpisce anche la nostra Città nella sua identità più profonda – ha detto ieri mattina il sindaco di Belluno Antonio Prade -. Sono vicino ai familiari dei soldati caduti e a tutti gli alpini che oggi sentono questa tragedia come una loro tragedia. Non posso dimenticare di aver salutato i nostri alpini qualche settimana fa, prima della loro partenza. Oggi, a testimoniare l’affetto e la vicinanza della Città di Belluno, mi sono recato alla sede del Battaglione 7° Alpini, accompagnato dai consiglieri Giovanni Fontana e Francesco Pingitore, per esprimere il mio dolore e il cordoglio della Città di Belluno. Da oggi le bandiere sono a mezz’asta in segno di grande dolore. Lunedì mattina chiederò alla mia Giunta di proclamare il lutto cittadino». Il Presidente del Consiglio, Oreste Cugnach, ha manifestato il suo dolore, anche a nome di tutto il Consiglio comunale. Uno dopo l’altro sono arrivati anche il prefetto Carlo Boffi, il comandante dei carabinieri, della guardia di finanza e il questore. Arriva anche il segretario del Vescovo, che ha espresso la vicinanza di tutta la comunità della diocesi di Belluno-Feltre.
Federica Fant
Alpini caduti in Afghanistan: il cordoglio della città di Belluno
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