Sabato sera personale della Polizia di Stato-Squadra Mobile è intervenuto in località Cajada, nel comune di Longarone, in quanto fonte confidenziale aveva segnalato l’organizzazione di un possibile rave party al quale avrebbero partecipato giovani in possesso di notevoli quantità di stupefacente. Gli agenti, verso le ore 21.00, nel comune di Longarone, nel tratto di strada statale all’altezzaell’incrocio che porta verso la località Cajada, hanno notato la presenza di alcuni giovani muniti di sacco a pelo. Hanno quindi deciso di proseguire salendo verso Malga Palughet, in località Col d’Igoi, una zona completamente isolata ed immersa nel bosco, dove hanno notato alcune persone intente a scaricare del materiale da un furgone. Sul posto era già stata montata una parere composta da 18 casse acustiche di grosse dimensioni collegate ad una consolle professionale. Nel frattempo giungevano sul posto altri giovani a bordo di autovetture. E tutti dichiaravano di essere lì in quanto si sarebbe svolta una festa di compleanno per un loro amico. In considerazione che nella zona non vi è copertura telefonica gli operanti hanno ritenuto opportuno invitare in Questura i presunti organizzatori facendo, però, prima ricaricare tutto il materiale sul furgone. Le persone controllate, alcune residenti in zona altre provenienti da fuori regione, sono risultate tutte gravate da pregiudizi di polizia in materia di stupefacenti e alcune per reati inerenti l’organizzazione/partecipazione a rave party.
Uno dei giovani invitati in Questura, proveniente dalla provincia di Bologna, ha dichiarato di essere un DJ professionista e di essere stato contattato per organizzare in effetti un rave. Il luogo destinato alla “festa” è da considerarsi luogo pubblico vincolato anche dalle restrizioni dell’Ente Parco delle Dolomiti e gli organizzatori sono risultati privi di qualsiasi autorizzazione.
La polizia blocca un rave party in Cajada
- Visite -