
La cosa peggiore nella storia relativa ai tagli di personale alla Sersa è che, ad andarci di mezzo, saranno i nostri anziani. Una dozzina di figure professionali in meno alla Casa di riposo non porterà alcun beneficio! Inoltre, la risposta ad un consigliere comunale in cui il sindaco afferma che, nonostante i tagli di personale, i servizi alla casa di riposo aumenteranno, se non fosse così tanto grave, farebbe sorridere.
Prade propone l’impossibile perché, se ciò che afferma fosse realizzabile, lascerebbe spazio solo a tre ipotesi abbastanza distanti tra di loro:
1) Frate Indovino dovrebbe trovare una data disponibile nel suo calendario per inserire Sant’Antonio Prade, in grado di fare i miracoli. Oppure:
2) I collaboratori, che sono stati o saranno eliminati a breve scadenza alla Casa di Riposo, sono dei sabotatori o degli incapaci. A questo punto la struttura Gaggia Lante avrà solo da guadagnarci ad averli persi. Mi domando allora però: se erano dei sabotatori, perché non sono stati denunciati? E se, invece, erano degli incapaci, chi è quell’incapace ancor maggiore, che li aveva scelti? Pagherà anche lui o è il solito intoccabile?; Oppure:
3) Se adesso Prade afferma che il servizio migliorerà grazie ai tagli, (mi suona molto come un’offesa per la professionalità degli addetti eliminati), risulta chiaro che sarà stata necessaria una riorganizzazione dei servizi . Perché allora non è stata fatta prima? Perché si è aspettato che “l’acqua toccasse il culo” per farla? Chi è o chi sono i responsabili così distratti o menefreghisti? E a chi sarà affidata la riorganizzazione? Magari allo stesso o agli stessi responsabili (politici compresi) ?
Personalmente non mi sento di avvalorare alcuna delle suddette opzioni in quanto sono semplicemente convinto che quanto asserito dal sindaco, non sia suffragato da concrete tesi o prove a sostegno.
La difesa dell’Amministrazione secondo cui si sia dovuto procedere ai tagli per la necessità di rientrare nel patto di stabilità è, inoltre strumentale, fuorviante ed ipocrita. Quando vuole, infatti, il sindaco di soldi riesce a trovarne a iosa; esempio ne sono (fuori bilancio!) i 300.000 euro + benefit e casa assegnati al consulente svizzero per il piano del Nevegal attraverso la NIS (società il cui azionista è il Comune di Belluno al 100%.). Questi soldi, anche se previsti nelle spese della Nis, (società disastrata, preposta alla gestione degli impianti sportivi, che non potrà essere solvibile e che, perciò, risulta essere solo un paravento per operazioni ai limiti della correttezza istituzionale ed amministrativa), alla fine saranno giocoforza pagati dal Comune. Sarà allora quel ripianamento di debito o contributo straordinario o prestito che mai sarà restituito, (o qualsiasi altra surrettizia formula che sarà inventata per eludere la direttiva relativa al patto di stabilità) la facile dimostrazione della malafede e della premeditazione di tutta l’operazione e di chi l’ha ordita.
Questa Amministrazione ha scelto di impegnare risorse finanziarie su settori camuffati come strategici, ma non prioritari, invece che investire su una struttura fornitrice di servizi assistenziali socio sanitari irrinunciabili rivolti ai nostri anziani. (non dimentichiamo che un giorno forse, la casa di riposo potrebbe essere la nostra penultima dimora). Il sindaco ha deciso di lasciare a casa una dozzina (e più) di persone, per impinguare, con i soldi risparmiati sulla pelle di questi, le tasche di un “foresto”. (non è che, per caso, quest’ultimo sia amico di qualcuno che conta? ), I consiglieri comunali e i componenti della giunta che un giorno delibererà in tal senso ricordino, però, che per legge saranno tenuti alla restituzione delle somme indebitamente erogate.…e intanto la Lega Nord, pur essendo il presidente Sersa un suo tesserato, se ne sta zitta!!!
Paolo Bampo – Responsabile p.BL-PAB