«Non penserete mica che il trasporto urbano venga dato in affido per sempre alla Dolomitibus? Anche lì si faranno delle gare pubbliche. Del resto le riforme del governo stanno andando in questa direzione». Ha risposto così il sindaco di Belluno Antonio Prade all’interrogazione del capogruppo del Pd Jacopo Massaro che chiedeva delucidazioni sull’affidamento del servizio di Scuolabus alla cooperativa Veneziana CSSA. Una lezione di economia di mercato, insomma, dove la concorrenza fa bene all’economia. E tutto per il bene dei cittadini, secondo Prade, perché grazie all’economia di gestione, beneficeranno le famiglie in termini di retta da pagare. «Il prossimo futuro – ha detto il sindaco – ci riserverà l’onere di fare delle scelte in base al merito». Ragionamento che non fa una grinza: vince la gara chi offre il servizio a minor prezzo, si risparmia sui costi, le famiglie pagano meno il servizio. E allora, ci chiediamo, perché l’appalto dei lavori di copertura della piscina costati 900mila euro non sono stati fatti con questi criteri? Perché non è stata fatta una regolare gara di appalto, anziché invocare una “somma urgenza” per infiltrazioni note a tutti da anni. Un liberismo a corrente alternata quello del sindaco Antonio Prade! All’altra interrogazione di Massaro su quel progetto faraonico da 40 milioni di euro per una scuola internazionale alberghiera in Nevegal, l’assessore Tiziana Martire ha risposto dicendo che «per ora esiste un progetto di collaborazione tra la municipalizzata Nis e l’accademia svizzera della durata fino a maggio 2011 per il quale la Nis pagherà 100mila euro». Sarebbe altrettanto interessante sapere se ci sono investitori privati pronti a mettere sul piatto una quarantina di milioni per completare un progetto di cui si nutrono non poche perplessità. Soprattutto per le casse pubbliche del Comune o delle società municipalizzate (la differenza è solo formale, non sostanziale). E veniamo alla prima prova di tenuta della Giunta Prade, la votazione per il vicepresidente del consiglio (vacante dopo le dimissioni di Lorenza De Kunovich diventata assessore provinciale). A movimentare un po’ Palazzo Rosso ha provveduto “Orso Grigio”, Silvano Serafini, consigliere della Lega protagonista di un involontario show: «Mi auto-voto» dichiara Serafini riferendosi alla vicepresidenza del consiglio. «Il voto è segreto, non occorre che ce lo dica» replica il presidente del consiglio Oreste Cugnac. Dall’aula si chiede un chiarimento a Serafini, perché non è chiaro se l’intento era quello di candidarsi alla vicepresidenza o manifestare il suo voto. Infatti rettifica «Mi candido». Risultato: 22 voti a Francesco Pingitore, candidato proposto del Pdl; 4 Piol, 3 Serafini 1 Uneddu, 5 bianche; presenti e votanti 35. Francesco Pingitore, consigliere comunale Pdl (in quota An), colui che avevamo soprannominato “Mister 259 preferenze”, perché tante ne aveva raccolte alle ultime amministrative, è il nuovo vicepresidente del consiglio comunale. Solo sulle osservazioni del consigliere Luigi Roccon relativo alla inopportunità dell’acquisto delle tribune dello stadio (30mila euro + 6mila Iva), la maggioranza ha ceduto col voto contrario dei finiani Stefani e De Pellegrin. Per il resto tutto è filato liscio.