Sulla questione dell’affidamento del servizio di Scuolabus alla cooperativa Veneziana CSSA interviene Jacopo Massaro, capogruppo del PD in Consiglio Comunale di Belluno: <<La questione politica di fondo sarà capire se era obbligatorio mettere a gara subito il servizio scuolabus o se lo si è fatto per tagliare i costi a causa della situazione economica comunale creata dalla Giunta Prade. Ma adesso l’urgenza e’ rappresentata dal perseguimento di due obiettivi: assicurare un servizio di elevata qualita’ ai bambini e preservare il posto di lavoro e la dignita’ professionale degli autisti.Tutto il rimpallo cui assistiamo tra Dolomitibus e CSSA – continua Massaro – oggi non deve interessarci. Perché se vi sono reali problemi sulle modalità con le quali il servizio è stato assegnato, sono certo che Dolomitibus presenterà ricorso al TAR, come ha già fatto recentemente, e sorprendentemente, contro il Comune di Belluno, che è proprio socio. Se invece non viene presentato alcun ricorso, allora la CSSA organizzi subito il servizio e lo faccia bene, aprendo un confronto con le famiglie dei bambini. Io ho sempre qualche dubbio quando si va a risparmiare su servizi molto delicati, perché ho il timore che la qualità non venga preservata; tuttavia le parole del rappresentante della CSSA sono state rassicuranti. Ora ne dia dimostrazione coi fatti, ed il Comune da parte sua valuti in modo rigorso la qualità del
servizio offerto>>. Sulla questione degli autisti, dice Massaro, <<è bene che si sappia che quelli della DolomitiTours potevano in qualche modo essere riassunti dal Comune di Belluno se questo non avesse sforato il Patto di Stabilità. Una delle conseguenze dello sforamento – spiega il capogruppo del Pd – e’ il divieto tassativo di assunzione. C’è chi convulsamente continua a ripetere che abbiamo “sforato del patto di stabilità per far lavorare i Bellunesi”. Iin verità, ogni giorno emergono storie di bellunesi che con lo sforamento ci hanno rimesso di brutto. Se per gli autisti non fosse possibile una soluzione politica, allora il Comune si affidi al Sindacato e lo supporti con tutto il suo peso, perché in questa vicenda gli interessi di lavoratori, Sindacato e Comune direi proprio che coincidono>>.