Le associazioni Amici della natura, Enpa, Oipa, Lav, San Francesco, insieme con i partiti Italia dei valori, Radicali e Verdi della Provincia di Belluno, alla luce della intransigente presa di posizione del mondo venatorio bellunese, peraltro non condivisa da tutti i cacciatori, rilanciano la petizione contro la caccia in primavera con l’allestimento di tavoli di raccolta firme previsti per le mattinate di sabato 28 agosto a Belluno e martedì 31 agosto a Feltre e poi per tutto il giorno sabato 4 settembre sempre a Feltre.
I soggetti sopracitati credono che l’amministrazione provinciale di Belluno sulla normativa venatoria, si faccia guidare dai capi dei gruppi di cacciatori, senza soffermarsi e considerare che sparare ad una femmina di cervo incinta o con piccoli e poi sparare anche ai piccoli perché non soffrano senza madre sono azioni che vanno contro il buon senso e la decenza umana. Inoltre sottolineano come il problema della sicurezza nell’ambito venatorio, sia sistematicamente tralasciato, si tratta pur sempre di persone armate che fra una settimana per 5 mesi o forse piů, spareranno per boschi, per prati e vicino alle case della nostra provincia.