L’orso torna nel Bellunese e giunge nei dintorni di Castellavazzo. La segnalazione arriva dalla Polizia Provinciale, che ha seguito gli ultimi episodi (danni ad arnie e attacchi ad un gregge), che confermerebbero la presenza dell’animale in questo agosto. Gli uomini della Polizia Provinciale hanno monitorato gli spostamenti dell’orso fin da una prima segnalazione (lo scorso 16 agosto), giunta da un apicoltore di Longarone, che denunciava la distruzione di una arnia. Fati gli opportuni rilievi, constatato che il danno fosse stato provocato proprio da un orso, gli agenti hanno prelevato dei campioni di pelo che, grazie alle analisi dei laboratori dell’Ispra, potranno accertare l’identità dell’animale, che nel giorno seguente ha lasciato delle impronte anche nella zona di Diane (comune di Castellavazzo). È del 17 agosto, invece, la chiamata di un allevatore di Busnich (sempre a Castellavazzo), che ha rinvenuto le carcasse di alcune pecore del proprio gregge: la medesima segnalazione giunge anche nella giornata del 19 agosto e la computa totale degli animali mancanti – a causa degli attacchi dell’orso – è salita a dieci (tra cui un caprone). Gli uomini della Polizia Provinciale, coordinati dal comandante Gianmaria Sommavilla e dal responsabile di settore, Frano De Bon, avranno ora il compito di analizzare i rilievi fotografici di tutti gli episodi degli ultimi giorni, riconducibili agli attacchi dell’orso. Palazzo Piloni ha intanto già organizzato un incontro per informare la popolazione, compresi i turisti, sull’animale e sulle sue abitudini. L’appuntamento è per il prossimo 26 agosto a Forno di Zoldo.
Nella foto: la pecora aggredita dall’orso