Sarà la località di Sant’Anna, nel comune di Tambre, con un intervento pari a circa 15mila euro, la terza zona campione in provincia di Belluno dove il Consorzio Bim Piave sperimenterà la produzione di biomassa da boschi gestiti secondo i moderni criteri di sviluppo eco-sostenibile. “Continuiamo l’investimento in ricerca e sperimentazione che ci vede impegnati con Bolzano e Innsbruck nel progetto Interreg IV “Nesba”, per un totale di 828mila euro)” ha spiegato Giovanni Piccoli, Presidente dell’Ente che riunisce sessantasette dei sessantanove Comuni bellunesi (esclusi solo Arsiè e Lamon). Dopo Val di Gares a Canale d’Agordo e Malga Doana sul terreno di proprietà del Comune di Domegge di Cadore, sarà, quindi, un bosco dell’Alpago a fornire al Consorzio Bim Piave nuovi dati sulla sostenibilità della produzione di energia da fonti rinnovabili. La fibra legnosa ottenuta dalla gestione del patrimonio boschivo diventerà, infatti, cippato e quindi combustibile direttamente utilizzabile, oppure rivendibile per il comune. L’attività si colloca in un generale disegno di sviluppo delle potenzialità energetiche del territorio.