Sipao (Industrie Produttrici Articoli Occhialeria di Confindustria Belluno Dolomiti) esprime preoccupazione per la bocciatura che la UE, per voce del direttore generale della Direzione Impresa e industria, Heinz Zourek, ha riservato alla legge italiana che intendeva tutelare il made in Italy. Pur con tutti i limiti e pur con i soliti ritardi che ne avrebbero rallentato l’entrata in vigore, la legge Reguzzoni-Versace-Calearo, una delle poche bipartisan che il nostro legislatore è riuscito ad approvare, era comunque un primo passo verso ciò che Sipao ritiene vada tutelato: la salvaguardia della qualità e della sicurezza dovute ai clienti, un intero sistema industriale, migliaia e migliaia di lavoratori e quindi il benessere del paese. “Ciò che troviamo assurda – dice Lorrein Berton, Presidente di Sipao, Industrie Produttrici Articoli Occhialeria di Confindustria Belluno Dolomiti – è l’accusa di protezionismo. La troviamo assurda perché come imprenditori sappiamo bene che il protezionismo è un boccone avvelenato. Che può cioè uccidere il mercato. Accusare di protezionismo chi vive di concorrenza e di mercato è davvero troppo! Mi auguro che molte voci si leveranno per rigettare questa accusa e, al contrario, si possa invece costituire un fronte comune fra imprese, consumatori e politica perché si trovi la giusta via per una effettiva tutela delle produzioni italiane e dei consumatori globali che per questi prodotti sono disposti a pagare di più. Se il problema è che l’etichettatura indicante un’area produttiva nazionale può venire interpretata come un freno al mercato interno europeo, allora credo sia necessaria una vasta opera di comunicazione, di informazione e – come dice il viceministro Urso – anche di lobby, perché si chiariscano le motivazioni, squisitamente di concorrenza leale, che stanno dietro alla richiesta di poter identificare un prodotto realizzato in Italia. Per quanto riguarda il settore degli occhiali – non espressamente citato nella legge bocciata dalla UE, ma in questi giorni tirato in ballo dagli organi di stampa e da sedicenti consulenti – puntualizza Lorrein Berton, sta vivendo un periodo di ripresa economica e una buona legge che tutela il prodotto italiano non farebbe che accrescere il valore di tutte le nostre aziende.”