(Non) baciamo le mani. La Sicilia è solo mafia? I rapporti tra le cosche e la politica sono teoremi o verità? Ha fondamento la storia della trattativa tra lo Stato e Riina? E il ruolo di pentiti e magistratura? Questa sera, giovedì 5 agosto ore 18 Audi Palace Cortina InContra, doppio confronto tra Massimo Ciancimino, coautore con Francesco La Licata de “Don Vito. Le relazioni segrete tra Stato e mafia nel racconto di un testimone d’eccezione” (Feltrinelli)
e Davide Giacalone, editorialista Libero e Il Tempo.
A seguire: Calogero Mannino, parlamentare Udc e Felice Cavallaro, giornalista Corriere della Sera, coautore con Rosaria Schifani de “Oltre il buio. Dopo Capaci e via D’Amelio gli orrori di Cosa Nostra” (Rubbettino); conduce Giovanni Fasanella, giornalista Panorama.
Questo è uno di quegli incontri che a noi autori di “Cortina InConTra” danno particolare soddisfazione perché sono difficili da organizzare e perché ci consentono di affrontare un grande tema con un approccio inedito. Il figlio di Vito Ciancimino, detto “don Vito da Corleone”, già sindaco di Palermo e morto nel 2002 dopo una condanna per associazione mafiosa, ha scritto un libro per raccontare la sua verità sul padre e su Cosa Nostra. Mannino, ministro ed esponente di punta della Dc siciliana, fu arrestato nel 1995 per associazione mafiosa e poi successivamente assolto, dopo molti anni di gogna. Ognuno ha la sua versione sulle vicende che hanno segnato la Sicilia. Due giornalisti di razza dialogheranno con loro per consentirci di capire di più. Incontro estremamente interessante, e per questo imperdibile.