
Ci sarà più tempo per la valutazione dei fattori di rischio derivanti dallo stress lavoro-correlato da parte dei datori di lavoro. Accogliendo le richieste avanzate dalle Organizzazioni Imprenditoriali il termine originariamente previsto al 1 agosto è stato prorogato al 31 dicembre 2010 al pari di quanto previsto originariamente per le sole Pubbliche Amministrazioni. A prevederlo è il Disegno di legge che ha convertito in Legge, con modificazioni, il decreto n. 78 del 31 maggio che prevede misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica. “ Un passo dovuto e necessario – rimarca il direttore dell’APPIA, Maurizio Ranon – non solo perché si sono doverosamente allineati i termini tanto per gli imprenditori privati che pubblici ma soprattutto perché ci sarà la possibilità di avere a disposizione maggior tempo per risolvere alcuni aspetti critici della norma che manca ancora delle indicazioni necessarie, che dovranno essere elaborate dalla Commissione Consultiva permanete per la sicurezza e salute, per evitare interpretazioni arbitrarie e soggettive.” Va detto infatti che la valutazione dello stress lavoro-correlato da parte del datore di lavoro, anche se condotta il più possibile su parametri oggettivi, collettivi e statistici, potrebbe implicare un rischio di intromissioni, anche non volute, nella dimensione privata del lavoratore e che vi è un’oggettiva difficoltà nel tracciare un confine tra le cause lavorative e quelle personali o sociali, che hanno causato lo stress nel lavoratore o nella lavoratrice.