Con lettera inviata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia ha chiesto ufficialmente la dichiarazione dello “stato di emergenza” per il grave evento atmosferico che ha provocato ingenti danni e una vittima il 23 luglio scorso, e per altre forti avversità atmosferiche che hanno colpito il Veneto nei mesi di maggio, giugno e luglio. “Complessivamente – scrive Zaia – sono stati stimati o censiti danni per 73 milioni di euro”. Solo per il maltempo del 23 luglio, dalle prime segnalazioni pervenute alla Regione dai Comuni, la stima parziale dei danni ammonta già a circa 52 milioni di euro. “Per consentire la riparazione dei danni subiti da opere pubbliche e private e per garantire la sicurezza del territorio e della pubblica incolumità tramite opere di prevenzione e mitigazione dei rischi – aggiunge Zaia – il Veneto chiede l’assegnazione di adeguate risorse straordinarie. Appare inoltre indispensabile – si legge nella lettera – che tali risorse vengano assegnate in deroga al patto di stabilità per poterne disporre pienamente e per assicurare l’effettiva ripresa delle normali condizioni di vita”. Gli altri eventi atmosferici inseriti nella richiesta di Zaia riguardano il periodo tra il 3 e l’8 maggio (zone montane di Belluno, Verona e Vicenza); quello dall’11 al 13 maggio (Treviso, Venezia, Padova e Vicenza); quello dal 19 al 21 giugno (Padova, Vicenza, Venezia, Treviso e Verona); quelli dal 4 al 6 e dal 17 al 18 di luglio che hanno interessato varie zone praticamente in tutta la regione. “I danni provocati da tutti questi eventi – sottolinea il presidente del Veneto – sono di gravità ed entità eccezionali, ed hanno colpito beni pubblici e privati cittadini, motivo per il quale ritengo indispensabile un intervento straordinario da parte delle istituzioni nazionali preposte. Mi auguro e mi attendo una risposta adeguata”.