“Uno studio di Marco Punti, Raffaele Grimaldi e Paolo Beria, realizzato a circa sei mesi dall’inaugurazione della linea Alta velocità Torino-Milano-Roma-Napoli-Salerno – scrive il consigliere regionale del Pdl Dario Bond in una nota – fa un primo bilancio del livello di utilizzo. Nonostante si tratti di uno studio di stima perché “non si tiene conto di quanto i treni siano effettivamente usati” e nonostante per una corretta valutazione occorrano almeno cinque anni dall’attivazione del servizio, risulta che gli investimenti nella tratta Milano-Roma sono pienamente giustificati. Problematica, invece, la linea Torino-Milano, ma va ricordato che la crisi economica sopraggiunta ha ridotto del 30% il traffico previsto e va considerato, spiegano gli analisti, che tutte le linee di Alta velocità servono a “fare sistema” sulla direttrice principale, appunto la Milano-Roma. Se così stanno le cose – prosegue Bond – appare evidente che un progetto di Alta velocità ferroviaria per il Veneto debba essere considerato una priorità strutturale nazionale. Auspico pertanto che si arrivi quanto prima ad un accordo tra Veneto e Friuli Venezia Giulia sul punto di intersezione tra i tracciati. Problema che va risolto, tra gli altri, entro fine anno pena la perdita del finanziamento europeo. L’asse Milano-Trieste, come dimostrano i fatti, non sarebbe utile solo al Lombardo-Veneto, ma renderebbe più efficaci anche le tratte Torino-Miano e Milano-Roma-Napoli e completerebbe il sistema nazionale di Alta Velocità e Alta Capacità ferroviaria. Allo stesso tempo gli enti locali e le organizzazioni di categoria dovranno superare i localismi perché la ferrovia veloce è utile per collegare i maggiori centri urbani e produttivi d’Italia con l’Europa e con i mercati dei Paesi emergenti dell’Est Europa. Non credo che oggi ci sia ancora qualcuno disposto a pensare che l’Expo 2015 possa diventare un’opportunità sprecata: sarebbe quantomeno penalizzante a quella data continuare a trasportare turisti e merci tra Venezia e Milano solo con i vecchi intercity o con i treni regionali. Una cosa è certa- conclude il capogruppo Pdl in consiglio regionale – non si esce dalla crisi economica senza infrastrutture strategiche”.