
Anche i piccoli musei bellunesi, che non raggiungono i 20mila visitatori l’anno, potranno presentare in Regione progetti culturali usufruendo di risorse messe a bando per un totale di 15.600.000 euro. Lo deciderà martedì prossimo la Giunta regionale, che ha in ordine del giorno una delibera che modifica quella approvata il 23 marzo alla fine della scorsa legislatura. “Da allora – spiega il vicepresidente del Consiglio Matteo Toscani – ho ricevuto segnalazioni in merito da diversi centri culturali ed amministrazioni locali, perché quella deliberazione dell’allora giunta Galan restringeva la possibilità di presentare progetti di intervento (e di riceverne il finanziamento) ai soli musei con oltre 20mila visitatori l’anno. Chiaramente il Bellunese veniva escluso da questo bando, perché i nostri musei sono di piccole dimensioni ma non per questo meno importanti per il territorio e per il turismo delle terre alte”. “L’applicazione della misura dell’Asse 3 del Programma Operativo Regionale, così come decisa dalla Giunta a marzo, significava la morte per molti musei della provincia – prosegue Toscani -. Ho immediatamente scritto al vicegovernatore ed assessore alla cultura Marino Zorzato, chiedendo la possibilità di una deroga che tenesse conto della specificità bellunese e ‘salvasse’ i contributi assegnati alla cultura in montagna. La risposta del vicegovernatore non si è fatta attendere, aveva infatti già ben presente il problema, che vale per Belluno come per Rovigo, e mi ha assicurato un pronto intervento suo e dell’assessore al bilancio Roberto Ciambetti per rendere più ampia la maglia dei possibili beneficiari del bando”. “E’ positivo il fatto – aggiunge Toscani – che la decisione della Giunta regionale sia stata rivista su richiesta degli amministratori di montagna che non possono veder compromesse le possibilità di mantenimento dei loro musei pubblici, anche se ovviamente meno frequentati di quelli delle grandi città d’arte. Per questo apprezzo moltissimo la sensibilità in merito degli assessori Ciambetti e Zorzato che in tempi rapidi hanno rivisto una delibera penalizzante per il territorio bellunese ma anche per quello palesano. Peraltro la possibilità di promuoversi facendo rete per ottenere finanziamenti è un’idea positiva per i piccoli musei, che in questo modo superano il gap dimensionale e possono elaborare progetti più ambiziosi e comprensoriali”. Staccandosi da una semplice logica numerica, il nuovo bando concederà contributi per la realizzazione di interventi sui musei pubblici anche alle reti museali, cioè ad insiemi di strutture pubbliche che condividono un progetto culturale e scientifico comune per la valorizzazione dell’offerta del territorio. “La rete territoriale o tematica – spiega Toscani – dovrà essere costituita con un atto formale, presentando un unico progetto dettagliato per cui richiedere il contributo. Il capofila dei soggetti della rete potrà essere un Comune, una Provincia o una Comunità Montana con la proprietà di un museo pubblico”.