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sabato, Dicembre 2, 2023
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Cultura a Belluno, chi era costei?

Con la recente decapitazione di “Oltre le Vette” (unica manifestazione bellunese di respiro internazionale) e la cancellazione dell’offerta formativa del Tib Teatro alle scuole bellunesi, l’amministrazione comunale del sindaco Antonio Prade conferma il suo intento di fare piazza pulita di ogni iniziativa culturale a Belluno.
Con il suo atteggiamento persecutorio, essa avvalla inoltre l’idea che la cultura sia davvero “di sinistra” e che più che ripensata vada sistematicamente eliminata dalla scena bellunese, già piuttosto scarna e via via depauperata. In questo l’Amministrazione del capoluogo fa il paio con l’opera di distruzione della scuola pubblica (evidentemente anche questa di sinistra) , perpetrata dal Governo per opera del suo ministro Gelmini, e sostituita pervicacemente da mangiatoie private, perlopiù in odor di sacrestia.
Al suo posto grande enfasi, e forse qualche spicciolo, vengono riservati invece a manifestazioni di grande profilo culturale come la carne di vacca arrostita in piazza e i rintronamenti e gli eccessi alcolici di Belluno La Notte Brava.
Unico baluardo rimasto in campo, a questo punto, sembra essere l’attività della Biblioteca pubblica, evidentemente un covo di eroi, la quale, peraltro, rimane chiusa quasi per metà settimana, costringendo gli studenti a studiare e a bivaccare con i loro libri fuori della porta chiusa. Per un capoluogo di provincia, davvero molto edificante.
Non può venire in mente che quel tale, che per fare dispetto alla moglie, si taglia i “cosiddetti”. Il tutto con buona pace del suo assessore alla cultura, Maria Grazia Passuello, che notoriamente i “cosiddetti” non li ha.

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