Venerdì 2 luglio nell’Auditorium di Lozzo, presente il presidente nazionale del Cai Martini. Il Pupo di Lozzo è sicuramente la cima più caratteristica tra quelle che compongono la catena delle Marmarole orientali.
Si tratta di un torrione dolomitico fatto di pareti strapiombanti, camini arditi, spigoli affilati e traversi vertiginosi. Il massimo per chi ama arrampicare.
Lo testimonia la fitta ragnatela di vie aperte e le centinaia di alpinisti che l’hanno salito in tutte le stagioni.
Alcuni di loro saranno presenti venerdì 2 luglio alle 20,30 nell’Auditorium di Lozzo di Cadore alla serata organizzata onore dalla locale Sezione del Cai e dal Comune di Lozzo.
Ci sarà anche Maria Strocchi, prima donna a salire il Pupo. E’ successo nell’agosto del 1942, giusto 17 anni dopo la conquista della vetta da parte di Oliviero Olivo e Paolo Fanton avvenuta il 29 agosto 1925.
Nel corso della serata sarà inaugurata la Mostra dedicata alla storia dell’alpinismo cadorino.
E, proprio per ripercorrere le tappe storiche dell’alpinismo sulle Marmarole e per sottilinearne il valore e le caratteristiche, interverranno il presidente generale del Cai nazionale Umberto Martini, il presidente delle Guide alpine del Veneto Lio De Nes e i rocciatori del Gruppo Ragni di Pieve di Cadore che, più di tutti, hanno animato l’attività alpinistica sul Pupo aprendo vie di ogni grado di difficoltà.
La serata, che si articolerà come un racconto fatto di immagini, testimonianze, narrazioni e musica, vuole essere un’occasione per far conoscere alpinisticamente, storicamente e culturalmente le Marmarole di Lozzo, una porzione bellissima delle Dolomiti del Cadore.