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sabato, Dicembre 2, 2023
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Toscani replica a Sernagiotto sulle Terme Valgrande: “Tutelare l’area da interessi speculativi, ma accelerare sull’accordo di programma”

Matteo Toscani
Matteo Toscani

“Quando parla di Valgrande e del futuro sviluppo alberghiero della zona termale, l’assessore Sernagiotto sfonda una porta aperta, perché sa benissimo e da tempo a che punto sta l’accordo di programma per l’edificazione delle strutture ricettive tanto attese nel Comelico Superiore. Credo invece che il referente per le Politiche Sociali a palazzo Balbi sbagli bersaglio quando sostiene che i bellunesi piangono troppo su se stessi peccando di ‘immobilismo’: questo accade solo quando, rispetto alle progettualità ed iniziative della nostra montagna, subentrano interessi diversi da quelli che vogliono valorizzarla e tutelarla”. E’ quanto dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale Matteo Toscani in risposta all’assessore Remo Sernagiotto, intervenuto sulla questione degli stabilimenti termali in Comelico Superiore. “Di fronte ad un progetto come quello già previsto dal Piano regolatore del Comune per l’edificazione alberghiera e ricettiva – aggiunge Toscani –, va evitato ogni interesse speculativo del tutto privato che nulla avrebbe a che vedere con la promozione e la valorizzazione della zona. In questo nessuno si piange addosso, né vogliamo rimanere indietro rispetto alle esigenze dell’area termale manifestate da più parti. E’ necessario adesso procedere per chiudere al più presto l’accordo di programma. Per il resto, l’assessore Sernagiotto, imprenditore e da tempo in politica, sa benissimo che iniziative per lo sviluppo turistico del nostro territorio ne abbiamo moltissime (alcune delle quali sono state da me intraprese nell’ambito del mio assessorato provinciale al turismo), ma è la politica che deve ‘sbloccarle’ e renderle possibili, lasciando agli Enti locali e alle aziende, in questo caso quelli che gravitano sulle Terme di Valgrande, le modalità di attuazione”. “Ricordo – conclude Toscani – che nella sua recente visita alle strutture socio-sanitarie bellunesi, l’assessore Sernagiotto aveva convenuto di quanto la nostra provincia fosse differente dalle altre sei del Veneto quanto a specificità e a conseguenti scelte di governance. Proprio per restituire agli abitanti della montagna la voglia e lo spirito di essere ‘imprenditori’, la politica si concentri nel fare presto e bene il ruolo che le compete, e lasci al mercato l’aspetto imprenditoriale privilegiando quando e dove possibile le aziende legate al territorio con l’Ente locale protagonista delle scelte”.

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