Quella di Celso Deppi è una storia di emigrazione con una vocazione chiara, quanto irrisolta di pittore. Operaio per necessità, lascia circa trecento opere redatte fra il 1946 e il 1983 per se stesso e per occasionali committenti locali: il parroco, la sezione del Club Alpino Italiano, amici, familiari. A Praga, dove la famiglia si stabilisce con un piccolo esercizio di gelateria, il suo primo contatto con l’arte figurativa: dipinti a olio, acquerelli e tempere, confinati in una dimensione fra Dilettante e Naïf, in gran parte copiati da, o più liberamente ispirati a, iconografia popolare, cartoline, fotografie. A Roma nel 1935, e quindi il servizio militare e la guerra nei Balcani dal 1940. Rientra a Domegge nel 1945, dove si sposa nel 1947. Il connubio fra emigrazione, lavoro e pittura merita attenzione in particolare fra il 1959 e il 1973, a questi anni appartiene l’autoritratto sul lavoro. Un lavoro durissimo, quello del sondatore: segnato da colpi, rumori e vibrazioni, affrontato portando con sé – in Europa, Saudi Arabia, Italia – la sua valigetta di colori, pennelli, solventi.
Carla Corrado
Titolo della mostra: Celso Deppi, sondatore e pittore. (1919-1985)
Location: Ex negozio Giacobbi. Piazza del Municipio – Domegge di Cadore (BL).
Autore: Celso Deppi.
Curatrice: Carla Corrado.
Inaugurazione: giovedì 24 giugno, 2010 ore 18.00
Durata della mostra: da giovedì 24 giugno a sabato 24 luglio 2010
Orario: dal lunedì al venerdì: 15.00-19.00. Sabato e domenica: 10-12.30 e 15.00-19.00
Organizzazione: Galleria Embrice, Roma. Tel. 06.64521396. Email: embrice@gmail.com.
Con la collaborazione del Comune di Domegge di Cadore.
Ingresso libero