Si è tenuta oggi (sabato 19 giugno) presso la sala riunioni dell’Appia la consueta Assemblea annuale dei Soci di Sviluppo Artigiano che ha visto la presenza oltre che di una vasta platea di soci del presidente regionale della struttura Fiorentino Da Rold, dell’amministratore delegato Mario Borin e di Adriano Munaro presidente del Comitato tecnico d’area di Belluno. L’assemblea, tecnicamente definita separata in quanto svolta in ognuna delle cinque province che hanno visto i rispettivi consorzi fidi confluire in Sviluppo Artigiano, sarà seguita dall’assemblea ordinaria e straordinaria generale che si terrà a Mestre, sempre con lo stesso ordine del giorno, il 7 luglio. Oltre all’amministratore delegato Borin – che ha illustrato il bilancio 2009, la nota integrativa e le relazioni del Collegio Sindacale e della società di revisione – è intervenuto anche il presidente Da Rold che ha presentato alcuni dati inerenti l’attività del consorzio e la portata di alcune modifiche dello statuto quali la possibilità di associare imprese appartenenti a settori merceologici finora esclusi. Lo stesso Da Rold ha inoltre esplicitato alcune linee guida che caratterizzeranno i prossimi mesi accennando alle previste incorporazioni di altri confidi in Sviluppo Artigiano in modo da rafforzare ulteriormente il patrimonio e l’operatività della struttura. Il presidente del Comitato tecnico d’area, Munaro, si è invece soffermato sull’attività posta in essere dalla sede di Belluno che nel 2009 ha avuto una ragguardevole performance. Nonostante tutti gli indicatori economici abbiano definito il 2009 come uno degli anni peggiori dell’economia, la sede di Belluno ha profuso un intenso sforzo per sostenere le imprese deliberando linee di credito per un ammontare superiore ai 50 milioni di euro rispetto ad una operatività 2008 fissata a 25 milioni. Peculiarità delle garanzie concesse nel 2009 è, rispetto agli anni precedenti, la finalità delle stesse: gran parte delle linee a medio/lungo termine sono servite a consolidare debiti a breve e solo in misura ridotta a finanziare gli investimenti. Dall’inizio del 2010, ha continuato Munaro, si sta assistendo peraltro a una timida inversione di tendenza con una ripresa nella richiesta di mutui finalizzati a investimenti produttivi. Dal confronto tra i primi cinque mesi dello scorso anno e quelli del 2010 si nota infatti che la percentuale della quota di mutui per investimenti sul totale dei mutui é passata dal 22% al 38%.
Sempre nell’arco temporale preso in considerazione va evidenziato un calo dei finanziamenti per liquidità o ristrutturazione segnale anche questo da interpretare positivamente a dimostrazione di una minor tensione nella liquidità aziendale. Dagli interventi succedutisi, in particolare da parte del presidente della CNA Regionale Oreste Parisato e di Moreno De Col presidente dell’APPIA, è emersa la volontà di proseguire sul cammino intrapreso nella consapevolezza che il futuro dei confidi non può più essere relegato ad un singolo ambito provinciale con qualche migliaio di soci ma deve prevedere una struttura che, pur non perdendo di vista la territorialità e il contatto diretto col singolo socio, sia ben patrimonializzata con elevati contenuti di professionalità e in grado di accompagnare le aziende non solo nei momenti di difficoltà ma anche quando la loro crescita è tale da richiedere garanzie di importo considerevole