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venerdì, Dicembre 1, 2023
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Stop ai ricambi auto dal costo esagerato e ai vincoli imposti dalle case automobilistiche Presidente Dal Zotto: “Finalmente pari diritti e doveri tra autofficine autorizzate e indipendenti”

Da qualche giorno è entrato in vigore il nuovo Regolamento della Commissione europea, denominato “nuova BER”, che ha fissato lo stop ai ricambi auto e ai vincoli imposti dalle case automobilistiche per la manutenzione e la riparazione. “Si tratta di un passaggio fondamentale, atteso da tempo – spiega Massimo Dal Zotto, presidente degli Autoriparatori dell’Unione Artigiani e Piccola Industria di Belluno, che rappresenta oltre 200 aziende del comparto presenti in provincia  – perché stabilisce pari diritti e doveri tra autofficine autorizzate e indipendenti”. In sostanza il nuovo Regolamento europeo riconosce maggiore tutela alle officine indipendenti e punta a ridurre la spesa per i pezzi di ricambio, rendendo più competitivo il settore del post-vendita, con risparmi per gli automobilisti stimati fino al 40%. Oltre ad assicurare ai meccanici indipendenti l’accesso alla documentazione e alle informazioni tecniche: ora, infatti, i costruttori sono tenuti quindi a renderle disponibili senza condizioni, così come ad aprire agli stessi riparatori le attività di formazione. “Le nuove norme arrivano a mettere fine alle pratiche illegittime dei costruttori – continua il presidente Massimo Dal Zotto – che obbligano alle riparazioni solo all’interno delle officine autorizzate. Dallo scorso 1° giugno ciascun automobilista è finalmente libero di scegliere l’officina che vuole per interventi di riparazione o manutenzione. Solo per gli interventi gratuiti, come di norma per il primo tagliando e la risoluzione di difetti del veicolo coperti dalla garanzia, ci si dovrà necessariamente rivolgere alla rete ufficiale di assistenza della casa”. Mentre la Commissione Europea ha assicurato di vigilare anche sull’applicazione di quelle garanzie estese (fino a 6 e più anni) il cui scopo è soprattutto di evitare che il cliente si rivolga a riparatori fuori dalla propria rete. La nuova direttiva europea avrà inoltre ricadute positive sulle tasche degli automobilisti. Considerato che mediamente ogni anno gli automobilisti italiani spendono 755 euro per manutenzioni e riparazioni, spesa per la gran parte viene effettuata presso le reti ufficiali delle concessionarie d’auto (lo fa oltre l’85% nei primi quattro anni di vita dell’auto), i cui prezzi sono mediamente superiori di un terzo a quelli praticati dagli indipendenti, “l’estensione dell’operatività alle officine indipendenti che presentano costi inferiori non potrà – sottolinea il presidente della categoria Dal Zotto –  che effettivamente tradursi in un taglio del costo medio”. La “nuova Ber” porterà invece un aumento della concorrenza nel post-vendita, con risvolti positivi anche in termini di sicurezza stradale. “In periodi di crisi – conclude Dal Zotto – i costi elevati delle riparazioni inducono gli automobilisti a ridurre al minimo gli interventi in officina, con il rischio di veder circolare veicoli meno efficienti e sicuri. Una tendenza che contiamo di veder invertita già nei prossimi mesi grazie al nuovo regolamento varato dalla Commissione Europea”.

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