
Due testimonianze di guarigioni miracolose alle quali la scienza, ad oggi, non è in grado di fornire una spiegazione. E’ successo questa mattina al Centro Giovanni 23mo di Belluno in occasione del convegno dell’Unitalsi di Belluno e Feltre, che quest’anno festeggia il 75mo dalla fondazione e anche il 40mo dei pellegrinaggi a Lourdes. Vittorio Michieli è un uomo di 70 anni dalla corporatura massiccia, che abita a Scurelle in Valsugana (Trento). Nel 1962 quando era alpino al 7mo Reggimento, 64ma Compagnia a Feltre, gli viene diagnosticato un tumore all’anca. Ma quando se ne accorgono, è troppo tardi, non c’è più nulla da fare, tant’è che evitano la terapia radiante per il timore che muoia. Dopo tre giorni lo mandano a casa con il gesso. «Aveva la gamba penzolante, la biopsia documenta la distruzione totale del bacino e della testa del femore» conferma il dottor Mario Botta cardiochirurgo all’Ospedale “Luigi Sacco” di Milano, intervenuto al convegno. «Non sapevo nulla della mia malattia, che venne tenuta nascosta anche a mia madre perché era sofferente di cuore. Solo mio fratello, che era sacerdote, era a conoscenza della reale situazione» ci ha detto Michieli. La madre lo convince ad andare in pellegrinaggio a Lourdes, benché il fratello don Francesco e i medici avessero sconsigliato il viaggio. Qui avviene il miracolo: Vittorio, sulla sedia a rotelle con il gesso alla gamba, viene immerso nella piscina. Quando esce si sente già meglio, gli ritorna l’appetito, scompaiono i dolori. Quando ritorna a casa può camminare.

«Siamo in presenza di una guarigione incontestabile anche per il più incallito agnostico – afferma il dottor Botta – quello che è successo è scientificamente inspiegabile. Una guarigione senza alcuna terapia, con risultati stabili nel tempo». Nel 1998 a Lourdes, durante la messa succede qualcosa di analogo a Rita Coruzzi, paralizzata dalla vita in giù da 19 anni, che riacquista l’uso degli arti e cammina. Anche qui vi sono certificati ed equipe di medici che testimoniano i fatti. Il neuropsichiatra Donello, intervenuto al convegno, parla di completa guarigione da mielite ischemica irreversibile.

Interviene a conclusione del convegno il dottor Alessandro de Franciscis, medico permanente del Bureau Médical del santuario di Lourdes e presidente dell’Associazione medica internazionale di Lourdes (Amil), oltre che onorevole ed ex presidente di provincia. «Non vi è contrasto tra scienza e fede – afferma – a condizione che non vi siano fondamentalismi. La questione di Galileo non è stata una bella pagina della Chiesa. Così come erano in errore gli scienziati che nel 1985, studiando il genoma, affermavano che nel giro di vent’anni sarebbero state sconfitte tutte le malattie al mondo. Fondamentalismi da una parte e dall’altra».