Presentata ieri in Prefettura la procedura di Protezione Civile per il Comune di Borca di Cadore. Sarà in vigore dal 15 giugno fino al 1° ottobre 2010. Incontro fra i rappresentanti di Prefettura, Provincia di Belluno, Comune di Borca di Cadore, Arpav regionale, Genio Civile, Protezione Civile e Difesa del Suolo regionale per discutere della procedura di Protezione Civile da attuare, presso il Comune di Borca, in relazione alla frana di Cancia. In attesa di opere strutturali che possano risolvere appieno il problema della frana, la procedura servirà a monitorare i sedimenti già presenti, che potrebbero essere mossi da nuovi eventi meteorologici.
Grazie a sofisticate apparecchiature e con l’ausilio di stazioni apposite, diviene ora possibile prevedere (con adeguato anticipo) il crearsi di celle temporalesche nella zona della frana e in un raggio di circa trenta chilometri da essa. Questo lasso di tempo permetterà, come previsto dalla procedura, di allertare i cittadini (da parte della protezione civile e di altri volontari) così da permettere loro di ripararsi in casa e di salire ai piani superiori. Per le perosne che non hanno la possibilità di trasferirsi ai piani superiori, ci ativerà un “piano di accoglienza sociale” con persone incaricate ad occuparsi di loro. Contestualmente, gli uomini della Protezione Civile si avvicineranno alla frana per monitorarla nei possibili movimenti e per segnalare, alle altre Forze dell’Ordine incaricate, eventuali necessità di chiusura della vicina strada statale n° 51. Con questo nuovo sistema di rilevamento delle perturbazioni atmosferiche, si potranno avere informazioni precise sul grado di pericolosità di temporali e piogge, così da evitare possibili falsi allarmi alla popolazione.